Concerti all’aperto, estate da big

Il Comune presenta un fitto cartellone, tra rock e jazz e pop, che partirà il 1° luglio All’Arena attese grandi stelle come Lou Reed e Cyndi Lauper. Tornano i Duran Duran

Si chiama Milano Jazzin’ Festival, anche se ormai il termine Jazzin’ potrebbe tranquillamente essere sostituito dalla parola Music, visto che in programma c’è davvero di tutto, quest’anno più che mai. Meglio così, verrebbe da dire, perchè la rassegna che si inaugura il primo luglio sul palcoscenico dell’Arena rappresenta di fatto l’unico vero intrattenimento musicale per i giovani nell’estate cittadina e pare giusto, dunque, che sia il più possibile popolare e misto. Ieri l’assessore Giovanni Terzi, grande sostenitore a Palazzo Marino della Milano in rock, ce l’ha fatta a presentare la quinta edizione, al fianco dell’organizzatore Vittorio «Four One» Quattrone, l’immancabile Nick The Nightfly che aprirà il festival con la sua Montecarlo Nights Orchestra, e lo sponsor ufficiale Alfa Romeo. Torna la musica estiva, dunque, e il programma si presenta di tutto rispetto, tra vecchie ma intramontabili glorie come Lou Reed, Ringo Starr e George Benson, cantautori nazionali (o quasi) come Van De Sfroos e Capossela, band alla nitroglicerina come Skunk Anansie e Subsonica, solisti d’eccezione come Slash e Moby. Torneranno anche - Terzi l’aveva promesso durante la settimana della Moda - i Duran Duran, per la gioia dei nostalgici degli anni Ottanta.
Un luglio di fuoco, è il caso di dirlo, visto che il cartellone prevede addirittura un concerto al giorno. Riguardo a agosto, invece, Terzi ha promesso che ha in serbo «una sorpresa» che dirà dopo il 17 maggio. Suspense a parte, speriamo in bene vista l’esperienza dello scorso anno quando, malgrado un’alta presenza in città di milanesi e turisti, l’unica musica in città era quella proposta ad Assago dal festival Latinoamericando. Sotto la Madonnina, invece, fu la morte civile, ma Terzi promise che sarebbe stato l’ultimo agosto.
Per il momento godiamoci il programma di questo MJF, quest’anno messo a punto anche con la consulenza del re di Montecarlo Night che sarà sul palco la prima serata (1 luglio) con la sua orchestra «che servirà anche ai più giovani per scoprire le grandi cover del passato». Si prosegue il 2 luglio con il folk di Davide Van De Sfroos e poi il 3 con l’ex Beatle Ringo Starr, assente dall’Italia da 19 anni. E se l’artista del 4 luglio non è ancora stato annunciato, c’è grande attesa già da mesi per i più indie Arcade Fire, sul palco il 5 luglio, insieme ai White Lies: «Il loro concerto, insieme a quello di Ringo Starr e Cyndi Lauper, sta già vendendo molti biglietti all’estero, dandoci un’identità ormai internazionale», ha raccontato Vittorio Quattrone, organizzatore del Festival.
Le serate fino al 28 luglio saranno costellate di ospiti stranieri come Lou Reed (8 luglio), Paul Simon (17 luglio), Ben Harper e Robert Plant (20 luglio), Moby (22 luglio), Slash (28 luglio) o i Duran Duran (23 luglio).

Torna anche il rock degli Skunk Anansie (19 luglio) e la voce di Erykah Badu (21 luglio), mentre gli amanti del jazz avranno a disposizione, fra gli altri, Burt Bacharach & Mario Biondi (6 luglio) o George Benson (11 luglio). Serata di mostri sacri dell’hip hop il 12 luglio con Cypress Hill, Public Enemy e House of Pain. Spazio ai nomi italiani, poi, con Afterhours (9 luglio), Vinicio Capossela (16 luglio), o Subsonica (26 luglio).

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