Le confessioni di Melita: "Sono un’indemoniata sennò non farei strada"

L'inviata di Lucignolo, in onda il lunedì su Italia Uno: "Unisco malizia e dolcezza". Poi rivela: "Il mio obiettivo è condurre le Iene, non parteciperò all’Isola, i miei modelli sono Hunziker e Ventura"

Le confessioni di Melita: "Sono un’indemoniata sennò non farei strada"

Milano - Il biglietto da visita di Melita di rosso vestita è limpido: «Faccio domande senza fronzoli con la scollatura ben in vista». È un personaggio che racconta l'evoluzione della tv. Capitalizza l'estetica conturbante delle veline (le quali, però, hanno il divieto di parlare) e ruba il mestiere di cattivo alle Iene. Ma non solo. L'inviata di Lucignolo, in onda il lunedì sera su Italia 1, compie un ulteriore passo: «Insomma, mi sembra di far ridere di più di entrambi», riassume Melita Toniolo «Diavolita».

Il suo è un dna complesso: e, proprio come piace fare al re degli inferi, divide. C'è chi ama guardare quel figurino tutto curve sgambettare in Tv armato di microfono e occhi verdi. E c'è chi non la sopporta, trovandola eccessivamente provocante. Ma, tra surreali interviste a politici e passanti, e calendari dove i vestiti sono ridotti a pochi centimetri di stoffa, la ventiduenne showgirl ha preso la sua laurea di icona del tempo presente. «Ho iniziato a farmi conoscere pubblicizzando una linea di calzature», racconta. «Anche per vendere scarpe il décolleté ha il suo peso», ride.

Signorina Toniolo, anche per lei la svolta è arrivata con il Grande fratello, giusto?
«Fin troppo. Avevo fatto la meteorina per Antenna 3 e qualche apparizione alle Iene. Speravo di impormi in Tv senza partecipare ai reality, ma alla fine ho ceduto e ho fatto bene».

Come è nata Melita diavolita?
«Mario Giordano, che allora dirigeva Studio Aperto, mi ha convocato per un colloquio. Aveva inventato un nuovo personaggio e quando me l'ha proposto, mi sembrava di parlare con una persona che mi conosceva da sempre».

Che cosa rappresenta questa ragazza che si aggira in tacchi a spillo in mezzo alla «monnezza» di Napoli?
«La trasgressione, ma soprattutto la contraddizione. Combina malizia e sensualità alla dolcezza di una bambina. E nessuno si aspetta che una ragazza sexy possa intervenire sui grandi problemi sociali».

Ma lei ci crede nel diavolo?
«Neanche in Dio, per adesso. Ma credo nelle persone indemoniate. Anzi, mi sembra che più sei indemoniato e più fai strada».

Ha qualcosa in comune con il suo personaggio?
«Sono maliziosa e curiosa, ma non ingenua. E aggiungerei che ho molti corteggiatori, così il mio ex si ingelosisce».

Ha dei modelli a cui ispirarsi?
«Sono affascinata da Michelle Hunziker e cerco di imitare la faccia tosta di Simona Ventura. Non mi ha mai chiesto di partecipare all'Isola dei famosi e forse non accetterei, è una fatica per fisico e testa. Sarei una brava inviata, anche se il mio sogno resta condurre le Iene. Quel ruolo sembra disegnato per me».

Meglio intervistare i vip o la gente comune?
«I vecchietti sono il massimo perché s'imbarazzano più facilmente e l'effetto comico è garantito. L'esperienza più bella, però, è stata l'incontro con Roberto Benigni. La mia missione era abbracciarlo in costumino rosso, ero emozionata, ma è stato lui a venirmi incontro, regalandomi il migliore dei servizi».

Avere posato per i calendari aumenta o diminuisce la credibilità agli occhi dei telespettatori?
«Non pretendo di essere presa sul serio come giornalista e non avrei fatto il Grande fratello se fosse stato quello il mio scopo. Tante donne di spettacolo apparse sui calendari, come Sabrina Ferilli, sono amatissime».

I suoi genitori che cosa ne pensano?
«Sanno che farsi fotografare senza vestiti non significa essere spregiudicate, mostrano i miei calendari con orgoglio».

Fra gli ex del Gf chi ha fatto la carriera migliore, secondo lei?
«Senz'altro Eleonora Daniele, arrivando a condurre Unomattina».

Dopo veline, meteorine e letterine, ci sarà un'invasione di diavolite?
«Vorrei dire di no, per restare unica, ma penso proprio di sì. Quando una cosa funziona, si replica... in qualche modo, faccio tendenza».

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