Conigli, criceti e tartarughe (nuove) vittime dell'abbandono

L'abbandono non colpisce solo cani e gatti. Negli ultimi anni le associazioni impegnate nel contrasto a questo fenomeno hanno cominciato a registrare numeri sempre crescenti che colpiscono altre specie

Conigli, criceti e tartarughe (nuove) vittime dell'abbandono

L'abbandono non colpisce solo cani e gatti. Negli ultimi anni le associazioni impegnate nel contrasto a questo fenomeno hanno cominciato a registrare numeri sempre crescenti che colpiscono altre specie. In particolare i conigli da compagnia, che attualmente sono al terzo posto fra gli animali più presenti nelle famiglie italiane. Per loro è più difficile avere dati certi. Quello che comunque gli esperti registrano è che nell'estate dello scorso anno si è assistito a un boom non solo di adozioni nella maggior parte dei casi questi animali vengono acquistati in negozio o nelle fiere di paese ma anche di abbandoni. I coniglietti nani, che al momento dell'acquisto sono molto piccoli, crescendo diventano più impegnativi sia dal punto di vista delle dimensioni sia della cura e così vengono lasciati nelle aree verdi, nei parcheggi o nelle campagne. Lo stesso destino molto spesso tocca le cavie e i criceti, piccoli roditori presenti in molte famiglie. Anche loro, cresciuti in cattività e molte volte perfino in gabbia, vengono lasciati soli nonostante non siano in grado di difendersi o di procacciarsi il cibo. Un'altra specie troppe volte vittima dell'abbandono è la cosiddetta tartaruga dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans) che, una volta diventata adulta, viene lasciata nei parchi in prossimità di laghetti o fonti di acqua. Questi esemplari, assolutamente innocui per l'uomo, provocano però grossi problemi alla biodiversità, tanto da essere stati inseriti fra le specie aliene, il che vieta anche la loro commercializzazione. Anche in questo caso è difficile ottenere una stima precisa degli animali abbandonati, non essendo presente nel nostro Paese un loro censimento. Gli esperti parlano comunque di migliaia di esemplari immessi ogni anno nell'ambiente dopo essere stati acquistati nei negozi specializzati. Le associazioni che difendono gli animali registrano infine il ritrovamento occasionale di altri rettili come per esempio serpenti, a volte anche velenosi e quindi estremamente pericolosi per l'uomo e per gli altri animali - e uccelli. Anche se in questo caso spiegano - è difficile essere certi che si tratti di un vero e proprio abbandono colpevole.

A volte si tratta infatti di fughe accidentali e anche per questo nel nostro Paese stanno per arrivare nuove norme di corretta detenzione dei pet non convenzionali che daranno ai proprietari le giuste indicazioni di gestione e benessere animale attraverso un'educazione che passerà proprio attraverso i medici veterinari specializzati.

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