Se le colombe e i falchi di Fli fossero una coppia, sarebbero già volati da un consulente matrimoniale per tentare di salvare (in corner) la crisi coniugale. A pochi mesi dal matrimonio i seguaci di Bocchino ed Urso sono già ai ferri corti e per ora si va avanti a randellate di carta. Una guerra a colpi di editoriali che colpisce ad alzo zero. Ad accendere le micce di questo ennesimo battibecco è stato l'ormai definitvo tramonto della candidatura di Antonio Pennacchi al comune di Latino. Pennacchi, vincitore dell'ultima edizione del Premio Strega, è l'autore del bestseller "Il fasciocomunista". E non è solo una nota biografica... Latina doveva essere l'incubatrice di una serie di patti tra Partito Democratico e Futuro e Libertà per mandare a casa le amministrazioni pidielline: la solita armata brancaleone messa insieme con la colla e con finalità esclusivamente distruttive. Ma sulla strada di Pennacchi si sono sdraiati gli uomini di Urso, pronti a frenare la deriva sinistra del neonato partito.
Oggi la palla passa al Futurista, che attacca con un editoriale dal titolo "Manca solo Capezzone" che suona come il canto del cigno di Fli: "Un nuovo corso ha preso piede in quella che è stata la culla dell’avventura futurista. Un corso più moderato, più dialogante, più di centrodestra. Soprattutto - attenti, qui parte la bordata -, più responsabile". E allora, prosegue l’editoriale, a Palazzo Serlupi Crescenzi, i saloni della Fondazione Farefuturo (di cui è presidente, per inciso, Adolfo Urso, ndr), "ospitano oggi la presentazione di un libro di Angelo Mellone e Federico Eichberg, "Il futuro appartiene a no". Sia chiaro: Mellone è un intellettuale "cugino" dei futuristi ma fuoriuscito da Fare Futuro (autore, tra gli altri, del saggio "Dì qualcosa di destra" e di "Cara Bombo", un libro in cui racconta il berlusconismo alla figlia), ma probabilmente è troppo poco antiberlusconiano per andare giù alla fronda travagliesca. Poi parte la lista di proscrizione: "Tra i relatori oltre ai relatori a ad Adolfo Urso -"c’è Andrea Augello, senatore del Pdl e firmatario (con il responsabile Moffa) della "lettera delle colombe", con cui si tentò di ricucire invano il rapporto tra Fini e Berlusconi. E ci sarà anche Isabella Rauti". Caustica la conclusione: "Manca solo Capezzone, per sentirsi definitivamente a casa. Ma forse aveva altri impegni". Guai a frequentare i cattivi maestri... Intelligenza col nemico, è questa in soldoni l'accusa spedita a Mellone ed Eichberg, colpevoli di essersi seduti a parlare con degli esponenti del Pdl.
A stretto giro di posta le colombe sfoderano gli artigli. Non si fa attendere la replica di "Fareitalia", tink tank all’area Urso-Ronchi, con un editoriale intitolato significativamente "Errata corrige". "Ai colleghi del Futurista e ai loro lettori vorremmo segnalare l’errore in cui sono ricaduti pubblicando una dura reprimenda, dal sapore di censura, nei confronti di Angelo Mellone e Federico Eichberg, colpevoli di aver invitato alla presentazione del loro libro, nella sede di Farefuturo, anche due esponenti del Pdl non in sintonia con il ’finismò. Vade retro - ironizza Fareitalia - con tutti si può discutere ma non con chi si richiama alla destra!".
Ma, e qui giunge l’affondo, "forse sono incorsi in un errore: il convegno che volevano censurare non era il confronto culturale in Farefuturo, ma quanto accaduto ieri a Napoli, documentato da una foto di Repubblica poi ripresa da Dagospia, in cui appare il vicepresidente di Fli (Italo Bocchino, ndr), con il simbolo del partito della legalità, il quale presenta orgogliosamente i nuovi arrivi, tal mister Alfredo Vito e Pietro Diodato: qual è il loro curriculum? E chi è l’ex parlamentare con la barba anche lui al tavolo della presidenza?". Con l'avvicinarsi della scadenza elettorale i finiani se le danno di santa ragione e spaccano l'atomo frazionandosi in piccoli gruppi...
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