Corea, chi sono i tre americani liberati da Mike Pompeo

I tre cittadini americani liberati dopo il viaggio di Mike Pompeo in Corea del Nord sono Kim Dong Chul, Kim Hak-song e Kim Sang Duk, noto anche come Tony Kim. Tutti accusati di spionaggio

Corea, chi sono i tre americani liberati da Mike Pompeo

Mike Pompeo torna a casa con i tre detenuti americani da anni prigionieri delle carceri di Kim Jong-un. Una vittoria per Donald Trump ma anche per il "falco"nuovo segretario di Stato, che dopo aver sostituito Rex Tillerson ,torna a casa con un summit tra il presidente Usa e Kim Jong-un e la liberazione di tre prigionieri.

I tre cittadini Usa sono: Kim Dong Chul, Kim Hak-song e Kim Sang Duk, noto anche come Tony Kim.

Kim Hak-song ha lavorato per l'Università di Scienza e Tecnologia dell'Università di Pyongyang. Università dell'élite nordcoreana da sempre al centro dei sospetti dell'intelligence di Pyongyang. In particolare, il suo lavoro riguardava lo sviluppo agricolo, settore chiave per l'economia nordcoreana. E' stato arrestato nella stazione ferroviaria di Pyongyang nel maggio 2017. L'accusa è quella di aver commesso "atti ostili" nei confronti del governo ed è stato acciuffato mentre era pronto a prendere il treno per Dandong, in Cina.

Kim Sang-duk, noto anche come Tony Kim, è stato arrestato nell'aprile del 2017 all'aeroporto di Pyongyang mentre cercava di lasciare il Paese dopo alcune settimane di lezione sempre presso la stessa università del primo arrestato. Di circa 50 anni, ha affermato di aver svolto attività di soccorso per i bambini delle zone rurali della Corea del Nord. Viveva in Cina e faceva la spola una volta al mese con Pyongyang. È stato arrestato con non precisate accuse di "spionaggio".

Kim Dong-chul, il terzo detenuto liberato, è un uomo d'affari e pastore americano di 60 anni nato in Corea del Sud. Condannato a 10 anni di lavori forzati nell'aprile 2016, è stato accusato di sovversione e spionaggio. Il suo arresto è avvenuto nell'ottobre del 2015. I servizi della Corea del Nord lo hanno catturato con l'accusa di aver ricevuto una chiavetta Usb contenente dati sensibili del programma nucleare e altre informazioni militari. Il tutto da un soldato nordcoreano.

In un'intervista alla Cnn, ha affermato che gestiva un'azienda di servizi sia commerciali che alberghieri a Rason, zona economica speciale vicino al confine con la Cina e la Russia.

Un mese prima del processo, i nordcoreani lo hanno costretto a presentarsi in conferenza stampa dicendo di aver rubato segreti militari e di lavorare per la Corea del Sud. Il governo di Seul ha però negato di essere il mandante delle operazioni di Kim.

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