Da giorni, tutti gli artisti e gli influencer stanno raccomandando i loro telespettatori e follower a stare in casa e a non uscire. L'impegno profuso è massimo da parte di tutti i volti noti, per sensibilizzare la popolazione al rispetto delle indicazioni del decreto del governo per il contenimento del coronavirus. Eppure, oltre ai semplici cittadini che non sembrano aver recepito il decreto, ci sono anche alcuni personaggi famosi che non sembrano propensi a dare il buon esempio. Il primo è stato Maurizio Costanzo, che ha dichiarato di prestare attenzione ma di non avere intenzione di stare in casa. In queste ore, invece, è stato Gianfranco D'Angelo a mostrare una certa disobbedienza.
Intervistato da Alessandra Menzani per Libero, l'artista 86 enne ha dimostrato una certa decisione nella sua scelta di non seguire le indicazioni del governo. L'attore avrebbe dovuto iniziare una tournée teatrale a fine marzo ma, a causa dell'epidemia di coronavirus, è stata sospesa. "Dovevamo andare in scena il 24 marzo a Roma dopo essere stati a Torino. Ma è saltato tutto: Toscana, Calabria. I teatri chiudono a causa del virus. I biglietti sono andati persi e noi non lavoriamo. Nessun tg ci calcola, nessun programma", si è lamentato Gianfranco D'Angelo, perché nessuno considera i lavoratori dello spettacolo al collasso. Ovviamente, dall'alto della sua età ed esperienza, Gianfranco D'Angelo non discute i provvedimenti di chiusura presi per la tutela della salute pubblica, però sottolinea come un'intero indotto, quello teatrale, sia in ginocchio. Non solo attori, ma anche operatori e lavoranti, che occupano di volta in volta hotel e ristoranti. La cancellazione delle date si ripercuote a catena causando un danno anche al comparto ricettivo.
Gianfranco D'Angelo dimostra di avere un grande buon senso nell'accettare la chiusura e l'annullamento degli spettacoli ma ha un approccio nettamente diverso per quanto concerne le misure di contenimento singole per evitare la propagazione del virus. "Non smetto di vivere. Il consiglio di Burioni di stare in casa è buono, ma io scelgo di continuare a vivere prendendo qualche rischio. Difendersi significa isolarsi, l' isolamento totale secondo me è esagerato", ha dichiarato l'artista che non ha intenzione di adeguarsi alle disposizioni.
Da tutte le parti, invece, esperti di qualunque ospedale impegnati in questi giorni sul campo per salvare vite umane, pregano gli italiani di chiudersi in casa per un periodo in modo tale da abbattere i
contagi. Il motivo risiede soprattutto nella sostenibiltà del sistema sanitario, quasi al collasso. Rispettare le indicazioni è un dovere morale da parte di tutti per far rientrare, per quanto possibile, l'emergenza sanitaria.
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