A Milano giocano in casa, da sempre. Perché Milano sarà anche una metropoli, ma grazie al cielo (e ai Legnanesi) non ha ancora dimenticato cosa fosse il mitico Cortile. Da lì, sempre da quel microcosmo popolare e ruspante, partono le storie della storica compagnia lombarda, oggi guidata dal trio formato da Antonio Provasio (la Teresa), Enrico Dalceri (la Mabilia), Italo Giglioli (il Giovanni) e, alla scrivania con la penna in mano, Mitia Del Brocco.
Nel 2024 saranno 75 anni dalla nascita, e i Legnanesi, che le rughe se le mettono in faccia in scena anche quando magari ce ne sarebbero di meno, si fanno beffe del tempo. Difatti, eccoli qui a prendersi per più di un mese e mezzo dal 30 dicembre al 18 febbraio, includendo la festosa Vigilia di Capodanno (ore 20,45, domenica e 6 gennaio ore 15,30, 31 dicembre ore 21, 1 gennaio ore 18, biglietto 110-26, info www.teatrorepower.com) il palcoscenico del Teatro Repower di Assago. E il titolo del nuovo spettacolo è tutto un programma: «7°... non rubare». Con la regia di Antonio Provasio e le scene e i costumi (oltre cento) di Enrico Dalceri, lo storia porta dritti nel Cortile, dove la famiglia Colombo accoglie il ragazzo problematico Carmine (Maicol Trotta) adottato nientemeno che dalla sciantosa Mabilia, successivamente in una banca, in un'osteria piena di buon vino e perfino nell'aula di un tribunale e dietro le sbarre. E ci sarà anche Parigi, dove la Mabilia si inventerà modella da sfilata. «La scintilla originaria della storia viene dalla serie di successo di Netflix Mare fuori rivela Antonio Provasio Ma ovviamente noi giochiamo un po' anche col cinema, con lo stile della commedia all'italiana. E infine proponiamo una morale sempre positiva: ammoniamo i potenti, ricordando loro che con il potere si accompagnano anche le responsabilità. Prima delle quali è non rubare. E prendiamo le difese degli anziani quando sono alle prese con Internet o con funzionari di banca sempre pronti a usare un linguaggio astruso e infarcito di parole inglesi, che spiazzano le persone semplici». Come di tradizione, accanto alle battute in italiano e in dialetto si accompagnano numeri musicali: «La Mabilia e la Teresa sfoggeranno abiti spettacolari rivela Enrico Dalceri e ci sarà spazio per brani come La vita di Antonio Amurri e Bruno Canfora, vecchio successo interpretato da Elio Gandolfi al Festival di Sanremo 1968, e Barbera e Champagne di Giorgio Gaber. Ci saranno anche i boys, in un numero vestiti da galeotti e in un numero a seguire nel quale celebriamo l'eccellenza italiana: il vino doc. Come sempre li reclutiamo dalle scuole di musical: sono tutti sempre molto preparati, di età media sui ventuno anni. Come Legnanesi siamo una bella opportunità per loro, perché si fanno esperienza sul palcoscenico e davanti a un pubblico numeroso.
Poi, naturalmente, volano altrove, com'è giusto che sia».Tra i protagonisti dello spettacolo, il Giovanni ne uscirà bene: «Quando le accuse di furto colpiranno la famiglia Colombo spiega Italo Giglioli il Giuan cercherà di sacrificarsi per tutti, rischiando la galera».
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