L'anno appena iniziato, la foresta incantata della Sila con la luna che illumina fiocamente la strada, il silenzio violato solo dal rumore degli pneumatici che calcano la strada. Marito e moglie, a bordo della loro vettura, conoscono bene la zona e procedono lentamente perché qualche animale selvatico è sempre pronto a materializzarsi davanti all'auto. È Mara che alza una mano. «Fermati, c'è un cane ferito in strada». Ma suo marito, il signor Guzzo l'ha visto, nascosto dietro un cumulo di neve e ha già iniziato la frenata. La coppia scende e si avvicina al corpo che trema e si accorge che non si tratta di un cane ma di un magnifico esemplare di lupo, probabilmente investito da qualcuno che non aveva la minima voglia di fermarsi a soccorrerlo e neanche di segnalare l'accaduto. È successo pochi giorni fa sulla Strada Statale 107 Silana-Crotonese che i coniugi stavano percorrendo, quando si sono imbattuti nel corpo di un animale che hanno subito capito trattarsi di un vero lupo. È lo stesso Guzzo che affida a un video pubblicato su Facebook l'emozione di un momento magico che pochissime persone hanno avuto l'occasione di provare. «Si è lasciato accarezzare dietro - racconta Guzzo commosso - ma quando ho tentato di spostarlo mi ha messo la bocca su un ginocchio, senza chiuderla però. Avrebbe potuto farmi molto male ma non l'ha fatto. Ha solo voluto farmi capire chi era. Ci siamo guardati per un attimo e lui ha tirato via la bocca dalla mia gamba lasciandosi maneggiare dolcemente, senza un guaito, senza qualche forma di protesta. Ho gestito l'esemplare come se fosse una persona e insieme a Mara siamo riusciti a tutelarlo in attesa dei soccorsi che non hanno tardato ad arrivare». E ci sembra giusto dare un nome a queste persone. Guzzo le cita: «Un ringraziamento va a coloro che la scorsa notte hanno condiviso con me e Mara una serata gelida a capire come gestire il re del bosco, simbolo della nostra Sila.
Grazie ad Ivan Franco Vigna intervenuto subito a sostegno, il Presidente del Parco Nazionale della Sila disturbato a mezzanotte, alla Polizia Provinciale nella figura di Gianluca Congi, ai Carabinieri di San Pietro in Guarano, al Soccorso Alpino Guardia di Finanza, al Dottore dell'ASL e al veterinario della clinica in viale della Repubblica a Cosenza». Ora il lupo, che è cattivo solo nelle favole, è lì ricoverato e le sue condizioni fanno pensare a un'imminente liberazione.
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