"Di' che sei stata violentata da Balotelli". Il ricatto a Super Mario

Un avvocato 63enne è stato condannato a due anni e tre mesi di reclusione per tentata estorsione ai danni di Mario Balotelli. Avrebbe indotto una ragazza a denunciare l'ex-attaccante di Inter e Milan per uno stupro mai avvenuto, chiedendogli 100mila euro per ritirare la denuncia

Mario Balotelli in maglia azzurra
Mario Balotelli in maglia azzurra
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Ha tentato di estorcere 100mila euro a Mario Balotelli, in cambio del silenzio circa una presunta violenza sessuale (in realtà mai avvenuta) che l'ex-attaccante della Nazionale avrebbe compiuto ai danni di una ragazza vicentina all'epoca dei fatti minorenne. E per riuscire nel suo intento, avrebbe manipolato la giovanissima, inducendola persino a presentare una denuncia di stupro nei confronti del giocatore. Protagonista della vicenda è un avvocato di 63 anni della provincia di Treviso, condannato nelle scorse ore dal tribunale di Vicenza a due anni e tre mesi di reclusione per tentata estorsione. L'uomo dovrà inoltre corrispondere all'ex-giocatore di Inter e Milan un risarcimento ammontante ad 80mila euro. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, l'episodio risale al 2017, quando Balotelli (oggi in forza al Sion, in Svizzera) giocava nel Nizza. Nella città francese ebbe una breve relazione con la giovane, allora diciassettenne.

La "trappola" ai danni di Balotelli

La giovane, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe peraltro mentito sulla propria età: quando "Balo" le chiese in chat un documento d'identità per accertarsi del fatto che avesse effettivamente raggiunto la maggiore età, la ragazza le inviò la scansione della carta d'identità appartenente ad una cugina maggiorenne. E quando il calciatore decise di interrompere la frequentazione, lei sarebbe passata all'attacco d'intesa con l'avvocato. Anzi, stando alla ricostruzione della procura, sarebbe stato proprio il legale a convincere la giovane a denunciare Balotelli e a chiedergli 100mila euro per il ritiro della denuncia. Un vero e proprio ricatto al quale il giocatore non si è comunque piegato: nel corso delle indagini successivamente avviate, ha ammesso di aver consumato rapporti sessuali con la ragazza, ma ha ricordato come quest'ultima fosse consenziente e ha ribadito di non essere a conoscenza del fatto che avesse 17 anni.

Le intercettazioni che "inchiodano" l'avvocato

Dopo l'archiviazione del procedimento nei suoi confronti decisa dal gip di Brescia, "Super Mario" è perciò passato al contrattacco denunciando l'avvocato della ragazza. E ad incastrare il legale, smascherando il piano ordito insieme alla complice, sarebbero state alcune intercettazioni telefoniche. "L’avvocato mi ha detto di dire a Balotelli che ho un trauma, che non dormo e che non vado a scuola - le parole della giovane pronunciate al telefono con un'amica - devo dire ‘ste cose a Mario. E gli devo dire che mi chieda scusa, almeno. Così lo becco in pieno". E lo stesso avvocato, in una conversazione telefonica con un collega, si sarebbe tradito anticipandogli come avrebbe speso il denaro dell'estorsione.

"Voglio una Ferrari gialla e una blu - le sue parole - abbiamo fatto cento prove. La ragazza è un’attrice nata". Il legale si è difeso minimizzando la veridicità di quelle frasi, dicendo di averle prounciate per scherzo. Ma la sua versione non ha evidentemente fatto breccia.

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