"Dammi la borsa o ti ammazzo" e lo straniero minaccia con un'ascia l'infermiera

Un trentaduenne marocchino dovrà rispondere di rapina, furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale: avrebbe rapinato e ferito un'infermiera a Piacenza. Secondo gli investigatori avrebbe messo a segno altri colpi analoghi, prima di essere arrestato in Francia

Una volante della polizia a Piacenza
Una volante della polizia a Piacenza

Avrebbe seguito e bloccato un'infermiera nel parcheggio dell'ospedale di Piacenza, per rapinarla. E per dimostrarle che faceva sul serio e di essere pronto a tutto, l'avrebbe minacciata brandendo un'ascia (riuscendo a quanto pare anche a ferirla). Protagonista della vicenda è un uomo di 32 anni originario del Marocco, finito nelle scorse ore davanti al collegio giudicante con le accuse di rapina, furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. All'uomo, attualmente detenuto presso il carcere piacentino dopo esser stato estradato dalla Francia, vengono contestati episodi avvenuti tempo fa nella città dell'Emilia-Romagna. Iniziando proprio dall'aggressione all'operatrice sanitaria: lo straniero l'avrebbe seguita di soppiatto poco dopo la fine del turno lavorativo nel nosocomio, arrivando sino al posteggio.

E lì, approfittando dell'assenza di testimoni e mostrandole un'ascia, le avrebbe intimato di consegnarle la borsa e il portafoglio: in caso contrario, a suo dire, non avrebbe esitato ad ucciderla. La vittima avrebbe provato a reagire, ma a quel punto il magrebino l'avrebbe aggredita causandole lievi ferite, prima di strapparle la borsetta e darsi alla fuga. Le indagini stanno proseguendo ancora oggi, perché gli inquirenti temono che altre due donne siano cadute nella "trappola" ed abbiano subìto aggressioni analoghe da parte sua. Ma già nelle ore immediatamente successive alla prima aggressione, l'extracomunitario avrebbe dato in escandescenze anche nei confronti delle forze dell'ordine: in quel frangente era stato pizzicato mentre tentava di scassinare la portiera di alcune auto in sosta nel centro di Piacenza e dopo aver rubato una Fiat Punto, si sarebbe schiantato contro la vetrina di un negozio nel tentativo di seminare le volanti che lo stavano inseguendo.

La polizia avrebbe rinvenuto nella bauliera del mezzo anche l'ascia sopracitata, oltre a diversi telefoni cellulari e portafogli che, nei sospetti degli investigatori, potrebbero rappresentare il bottino delle atti predatori commessi in precedenza. Fermato una prima volta dai poliziotti che gli chiedevano i documenti, avrebbe provato a scappare prendendo a calci e pugni gli operatori. Era quindi stato denunciato ma, a seguito del rilascio, avrebbe lasciato immediatamente l'Italia per trasferirsi in Francia: vi sarebbe rimasto per un certo periodo di tempo, conducendo a suo dire una vita da "bohemien".

Nelle scorse settimane era però stato arrestato e si è così concretizzata l'estradizione, anche se il marocchino, tramite

il proprio legale, si è sempre professato innocente ed estraneo ad ogni accusa. Nei prossimi giorni dovrebbero esserci nuovi interrogatori, con alcuni testimoni, e a stretto giro di posta si attendono ulteriori sviluppi.

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