Una richiesta urgente di informazioni rispetto allo “stoccaggio” delle opere d’arte “di proprietà di Margherita Agnelli”. É quanto si legge in una lettera, firmata da legale della figlia dell’Avvocato Dario Trevisan, indirizzata e spedita tramite raccomandata a Fca, alla sede torinese di Stellantis e a quella europea della stessa azienda a Hoofddorp, nei Paesi Bassi, nonché alla Afm, la Autoriteit Financiële Markt, la autorità di vigilanza con sede ad Amsterdam. Margherita Agnelli in de Pahlen chiede informazioni rispetto al presunto rinvenimento degli "originali", presso la sede di Fca-Partecipazioni, al Centro Congressi Linotto e in particolare presso i locali dell’”Archivio Centro congressi" al piano interrato, di alcune delle opere d’arte "durante le indagini relative ad un differente procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino", nei confronti, tra gli altri, di John Elkann e del notaio Urs von Grunigen (quest’ultimo nella sua asserita qualità di esecutore testamentario ed amministratore dei beni ereditari della successione di Marella Caracciolo), per reati di evasione fiscale e truffa ai danno dello Stato. Sparizione che è stata denunciata alle "competenti autorità italiane".
Tra le opere, "La Chambre" di Balthus, "Mystery and Melancholy of a Street" di Giorgio De Chirico, "Glaçons, Effet blanc" di Claude Monet, "The Stairway of Farewells" di Giacomo Balla, "Pho Xai (fils du second ambassadeur siamois
Phra Navaï" di Jean-Léon Gerome. Tramite l’avvocato Dario Trevisan, insomma, la madre di John Elkhann, riservandosi di "adottare le misure che riterremo opportune nei confronti di Fca Partecipazioni e dei suoi organi, e della sua controllante Stellantis Europe S.p.A., e della capogruppo Stellantis N.V. quotata al New York Stock Exchange (NYSE), su Euronext Milan e su Euronext Paris (di cui è Presidente John Elkann) e che svolge su di esse attività di direzione e coordinamento", chiede in sostanza "documentazione relativa al titolo in base al quale Fca Partecipazioni detenga opere d'arte e beni di terzi, compresi gli originali di alcune di quelle di proprietà di Margherita Agnelli in de Pahlen oggetto di sparizione".
Sulla presunta sparizione delle opere c'è un'inchiesta a Milano dei pm Cristian Barilli ed Eugenio Fusco, che però dovrebbe essere a breve trasmessa a Torino. "I quadri ono stati donati da Donna Marella ai nipoti John, Lapo e Ginevra e si trovano nelle loro abitazioni", è quanto avrebbero detto, in sintesi, le due storiche governanti della famiglia dell'Avvocato, più una terza persona, sentiti come testimoni dai finanzieri di Milano nei mesi scorsi. Altre opere - probabilmente delle copie degli originali - si troverebbero al Lingotto, nel caveau della Pinacoteca Agnelli.
Le tele, tra cui un dipinto di Claude Monet, che un tempo arredavano Villa Frescot e Villar Perosa a Torino e una residenza di famiglia a Roma sarebbero quindi, secondo la relazione firmata dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza e arrivata sul tavolo dei pm milanesi Cristian Barilli ed Eugenio Fusco, perfettamente "tracciate" e "tracciabili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.