Il pilota alla guida della Freccia che sabato si è schiantata all'aeroporto di Torino-Caselle uccidendo fatalmente una bimba di 5 anni, il maggiore Oscar Del Dò, è stato raggiunto da un avviso di garanzia da parte della procura di Ivrea che sta conducendo le indagini per accertare quanto accaduto. Il provvedimento è un atto indispensabile per procedere ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili e non è legato ad accuse specifiche o ad attribuzioni di responsabilità. Un atto dovuto da parte della procura che non cambia la posizione del pilota.
Nell'atto non esiste alcun capo di accusa nei confronti del graduato ma riferimenti al titolo di reato (disastro e omicidio in forma colposa) per il quale è stato aperto il procedimento giudiziario. Al momento, il maggiore ha un avvocato d'ufficio ma l'ipotesi per i prossimi giorni è che gli venga assegnato uno dei legali dell'Avvocatura dello Stato. Intanto, il graduato ha fatto ritorno alla sua abitazione in Friuli Venezia Giulia. È in buone condizioni di salute ma turbato, molto dispiaciuto per l'incidente.
Intanto procedono le indagini della procura e l'ipotesi del bird strike prende sempre più corpo. "La fase di decollo è la più delicata. Il nostro aeroporto è frequentato da apparecchi a elica o da alianti e, in quel caso, l'impatto con qualche uccello provoca danni minimi, come la rottura di un fanalino. È capitato più di una volta. Ma con un aereo a turbina può diventare un grosso problema", spiega Alberto Bannino, presidente dell'Aero Club Torino-Aeritalia, uno dei più antichi d'Italia.
"Stiamo procedendo all'acquisizione di tutti i dati tecnici per cercare di ricostruire nei dettagli quando accaduto", spiega la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, alla quale è stato affidato il caso. Non sarà una procedura rapida perché i dati tecnici del velivolo precipitato dovranno essere confrontati con le comunicazioni audio dei piloti e le registrazioni della scatola nera. Inoltre saranno probabilmente verificate dagli inquirenti anche le misure di sicurezza dell'aeroporto.
Intanto, però, agli atti è stato confermato come non ci sia l'auto diffuso sui social, secondo il quale prima del decollo si parlava già di bird-strike. "È un audio che non è agli atti perché non sappiamo chi è l'autore e nemmeno se è autentico", sottolinea la procuratrice, chiudendo così le polemiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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