L'orrore sulla bimba di 3 anni: i genitori la fanno infibulare durante la vacanza in Africa

La bimba avrebbe subito la mutilazione dei genitali durante una vacanza in Africa. I genitori sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di concorso in mutilazione

L'orrore sulla bimba di 3 anni: i genitori la fanno infibulare durante la vacanza in Africa

Costretta a subire la mutilazione dei genitali, all'età di soli tre anni. È una storia dell'orrore quella che arriva da San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, dove i genitori di una bimba friuliana originaria del Burkina Faso sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di concorso in mutilazione a opera di ignoti. La piccola è stata sottoposta a infibulazione durante un viaggio nel Paese d'Origine, ma il padre e la madre saranno processati in Italia.

La scoperta choc

Stando a quanto racconta Claudia Osmetti sulle pagine di Libero, i fatti risalgono al 2019. Alla bimba, tre anni appena, hanno tolto i genitali. Se ne sono accorti i medici italiani quando, durante una visita pedriatica all'ospedale di San Vito al Tagliamento, hanno notato lo sfregio sul corpo della piccina. E così, è scattata immediatamente la segnalazione alle forze dell'Ordine. "Noi non c'entriamo", si sono difesi i genitori quando sono sentiti dagli investigatori. A dir loro, sarebbe stata la nonna a infibulare la nipotina durante un soggiorno in Burkina Faso, il Paese d'origine della coppia. "Il papà non ne sapeva nulla, era stato tenuto all'oscuro di tutto", dicono gli avvocati che lo assistono. Fatto sta che il gup Monica Biasutti ha deciso di rinviare a giudizio entrambi i genitori con l'accusa di concorso in mutilazione da parte di ignoti.

Il processo ai genitori

Per fortuna, in Italia esiste la legge. E certi reati non sono tollerati, specie se perpetrati ai danni di piccole, innocenti creature. L'articolo 583 del Codice Penale punisce "con reclusione da tre a sette anni" chi, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una multilazione femminile. Nel caso della bimba friulana, c'è un'aggravante in più: la barbarie è stata commessa in ambito familiare. La Procura di Pordenone sostiene che i genitori avrebbero dovuto proteggere la figlioletta: non è un dovere, precisano gli inquirenti, ma un obbligo. Il prossimo maggio, ci sarà la prima udienza del processo a carico della coppia.

La storia di Amyna

Secondo i dati raccolti dall'Università Bicocca di Milano, in Italia sono ben 88mila le donne sottoposte ad infibulazione. Tra le vittime ci sono giovani adolescenti e bambine. Come Amyna, 8 anni appena, a cui è stata rubata l'innocenza da piccina. Ha dovuto spiegare alla preside della scuola elementare che "le serviva tempo per andare in bagno" perché "faceva fatica". Si è presa anche delle note disciplinari sul registro di classe, finché non è emerso l'orrore.

Ora, per fortuna, il peggio è passato. La piccola, assieme alla madre, è stata trasferita presso una struttura sanitaria nella quale è stata operata. Ma di strada ce n'è ancora tanta da fare: per Amyna e tutte le altre.

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