"Voleva 30 euro, ho preso il coltello". La confessione dell'assassino di Michelle al gip

La vittima sarebbe andata a casa del suo assassino per riscuotere un debito di poche decine di euro e lui per questo l'avrebbe accoltellata

"Voleva 30 euro, ho preso il coltello". La confessione dell'assassino di Michelle al gip
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Sono tanti gli elementi che non tornano nell'omicidio della 17enne di Primavalle, estrema periferia di Roma, da parte di un coetaneo nato in Italia ma da genitori provenienti dallo Sri Lanka. Il ragazzo ha accoltellato diverse volte la giovane studentessa prima di chiudere il suo corpo all'interno dei sacchi neri della spazzatura e poi trasportarlo a bordo di un carrello per fare la spesa vicino ai cassonetti della spazzatura. Nel suo percorso l'assassino ha incrociato diverse persone che hanno visto il sangue colare dai sacchi e hanno chiamato le forze dell'ordine per effettuare la segnalazione.

Nei primi momenti sembrava che l'omicidio fosse scaturito in ambito sentimentale ma questa ipotesi si dipana sempre di più col passare del tempo e dalle dichiarazioni effettuate dal giovane emerge un contesto che dev'essere ancora verificato dagli inquirenti. "Mi aveva dato dell'hashish, un paio di canne, e per questo era venuta a casa: voleva 20-30 euro. La discussione è diventata sempre più accesa e io ho poi ho preso il coltello", ha dichiarato l'assassino al gip nel corso dell'interrogatorio. Una versione fornita agli inquirenti già al momento dell'arresto che, però, al momento non ha trovato riscontri. Il ragazzo è stato ascoltato stamattina per 4 ore, nel centro di accoglienza per minorenni dove era ristretto, e poi è stato portato, in custodia cautelare, nel carcere minorile di Casal del Marmo.

La versione del ragazzo agli arresti è stata fermamente smentita dai genitori della vittima: "È una ca….a. Nel portafoglio di Michelle c'erano 140 euro, perché avrebbe dovuto preoccuparsi di 20 euro?". Così il padre della giovane, Gianluca Causo, all'Adnkronos dopo l'omicidio della figlia: "Cosa mi aspetto dalla giustizia? Che lo mettano in carcere a vita e buttino via la chiave". Impossibile, per lui, pensare al perdono per l'assassino di sua figlia, appena 17enne: "Non esiste perdono per una roba del genere, lo considererei solo se mi portassero indietro mia figlia. Certe cose non passano, io non vivo più".

Sono stati fissati per mercoledì prossimi i funerali della ragazza e nei prossimi giorni è stata indetta anche una fiaccolata in ricordo di Michelle anche per chiedere a gran voce che venga fatta giustizia per la sua morte.

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