Sta attualmente scontando una condanna a sette anni e nove mesi di reclusione, a seguito degli assalti incendiari compiuti ai danni di un distributore dell'Eni e della sede di Casa Pound a Firenze. E nelle scorse ore, è stato condannato ad ulteriori nove mesi di carcere dal giudice monocratico del tribunale di Caltanissetta, per aver inviato una lettera di minacce al procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella. Protagonista della vicenda in questione è Mauro Rossetti Busa, un uomo di 64 anni originario di Lucca e legato a quanto sembra agli ambienti anarchico-insurrezionalisti. Stando a quanto riporta il quotidiano La Nazione, il 64enne si trova in questo momento recluso in un penitenziario di alta sicurezza. Ed era stato messo sotto inchiesta dal pubblico ministero per alcuni episodi di danneggiamento avvenuti a quanto sembra all'interno della casa circondariale. Accuse che l'anarchico toscano non avrebbe affatto gradito.
E il 14 maggio del 2020, aveva fatto recapitare a Vella una lettera dai toni minacciosi ed intimidatori. "Le mie capacità vanno molto più avanti, cioè se solo volessi posso anche arrivare a gambizzare - avrebbe scritto Rossetti Busa nella missiva - e dove non posso, ho la capacità di associarmi con qualsiasi gruppo antagonista. Quindi, con voi appartenenti di questo Stato o istituzioni non vi riconosco, quindi vi dico subito di mantenere le distanze. Sennò mi porterete di arrecarvi seri problemi e rivendico quanto ho dichiarato". Il giudice ha alla fine optato per una pena superiore di un mese rispetto a quanto chiesto dalla pubblica accusa. A Vella, che si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento simbolico di un euro, in seguito alle minacce ricevute è stata nuovamente assegnata la tutela che aveva avuto in passato dopo avere ricevuto intimidazioni da ambienti mafiosi.
Rossetti avrebbe poi alzato ulteriormente il tiro, visto che avrebbe fatto successivamente recapitare altre lettere al procuratore: missive dal contenuto ancor più esplicito, nelle quale avrebbe minacciato anche di farlo saltare in aria. Non si tratterebbe nemmeno di un'azione inedita, a quanto pare: già nel 2004 il sessantaquattrenne lucchese minacciò ad esempio un altro pm, in quel caso in un'aula di tribunale. "Ti mando un pacco-bomba, la prossima sarà per te e per questi sbirri" disse a quanto sembra in quell'occasione, alludendo alla pacco-bomba che qualcuno aveva in precedenza fatto pervenire all'allora sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
Stando infine a quanto riportato da Agrigento Today, nella terza lettera inviata a Vella, l'anarchico avrebbe ribadito la volontà di farlo saltare in aria. E su queste basi, due giorni fa si è aperto un secondo processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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