Passeggero senza cintura muore in un incidente. Per la Cassazione è colpa del guidatore

L'episodio è accaduto in provincia di Frosinone il 31 dicembre 2015. Gli Ermellini hanno ribaltato il giudizio precedente e adesso la guidatrice, una donna di 29 anni di Alatri, dovrà subire un nuovo processo

Passeggero senza cintura muore in un incidente. Per la Cassazione è colpa del guidatore
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Una sentenza che farà giurisprudenza quella emessa nelle ultime settimane dalla Corte di Cassazione. Gli Ermellini hanno annullato l'assoluzione di una donna di 29 anni di Alatri, in provincia di Frosinone, accusata di omicidio colposo. L'episodio specifico riguarda un incidente stradale in cui ha perso la vita un ragazzo che era seduto sul sedile posteriore sinistro. Alla guida della vettura era proprio la 29enne che, secondo i giudici della Suprema Corte, non avrebbe obbligato l'amico a indossare la cintura di sicurezza che, con molta probabilità, lo avrebbe salvato. La Cassazione ha aggiunto anche che, nel caso il passeggero si rifiuti di utilizzare il dispositivo di sicurezza, il guidatore deve far scendere la persona dall'auto.

Un cane in strada e la sterzata fatale

La donna, che dovrà affrontare un nuovo processo, la notte del 31 dicembre 2015 era alla guida di una Fiat Punto sulla Statale 115 per Fiuggi. Pur procedendo a velocità contenuta e nei limiti della norma era finita fuori strada. Un cane randagio era spuntato improvvisamente sulla carreggiata e la 29enne, per evitare l'impatto, aveva sterzato violentemente perdendo il controllo della vettura finita poi contro un pilone di cemento prima di ribaltarsi. Nell'incidente era deceduto il suo amico di 18 anni il quale non indossava la cintura. In macchina erano presenti anche altre due amiche. Sia la guidatrice, all'epoca 19enne, sia le altre donne rimasero ferite, ma se la cavarono con aluni giorni di ricovero ospedaliero. Per il giovane non ci fu niente da fare. Come riporta il quotidiano Il Messaggero, fu trovato dai soccorritori con metà busto fuori dalla vettura schiacciato dal terribile impatto.

La sentenza di assoluzione del Tribunale di Frosinone

Inevitabile fu il rinvio a giudizio della guidatrice, accusata di omicidio colposo. Un processo durato molti anni, che si è concluso solo il 6 marzo 2024 quando il Tribunale di Frosinone ha assolto la 29enne con formula piena, perché il fatto non costituisce reato. La motivazione la si può leggere nella sentenza."L'auto non era dotata di sistemi acustici atti a segnalare il mancato utilizzo delle cinture - c'è scritto - e, in ogni caso, non era esigibile che la conducente potesse compiere, durante la marcia, una continua verifica in tal senso".

Il ragionamento dei giudici del Trbunale di Frosinone, però, non ha convinto il procuratore generale della Corte d'appello di Roma, che ha fatto ricorso. La Corte di Cassazione, poi, ha ribaltato il giudizio precedente annullando la sentenza di assoluzione.


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