Voghera, sparò al marocchino. Tutto da rifare: cambia il capo d'accusa

Per il giudice Adriano Adriatici deve essere imputato per omicidio volontario di Youns El Boussetaoui e non per eccesso colposo di legittima difesa, come aveva invece fin qui valutato il pm

Voghera, sparò al marocchino. Tutto da rifare: cambia il capo d'accusa
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Nel processo a Adriano Adriatici si torna indietro. Oggi il giudice di Pavia Valentina Nevoso, invece di pronunciare com’era previsto la sentenza di condanna o assoluzione a carico dell’ex assessore leghista di Voghera, ha rinviato gli atti del procedimento alla Procura. Per il giudice, l’ex responsabile della Sicurezza della sua città, che la sera del 20 luglio 2021 ha sparato uccidendolo a Youns El Boussetaoui, deve essere giudicato per l’accusa di omicidio volontario e non per eccesso colposo di legittima difesa, come aveva invece fin qui valutato il pm.

La decisione del giudice quindi ha la finalità di un cambio di imputazione. Ci sono, ha detto in aula leggendo l’ordinanza, “gravi, precisi e concordanti indizi di omicidio a carico di Adriatici, quantomeno col dolo eventuale”.

E ha aggiunto che per l’imputato “non si può parlare di legittima difesa perché fu lui a creare ed accettare una situazione di pericolo”. Il senzatetto marocchino di 39 anni venne ucciso da un colpo di pistola sparato dall’allora assessore in piazza Meardi a Voghera durante una colluttazione. Il pm aveva chiesto la condanna a tre anni e mezzo di carcere.

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