Lei aveva 13 anni, lui dieci in più. Sono stati insieme per quattro anni, poi la relazione ha preso una piega drammaticamente violenta, fino ad arrivare al processo. Ieri mattina l'imputato, un marocchino residente a Carvico (Bergamo), è stato condannato a 2 anni con la condizionale per atti sessuali con minorenne, nella forma attenuata, lesioni e percosse. Oltre a vietare alla ragazzina di frequentare gli amici, pretedenteva anche che si convertisse all'Islam e indossasse il velo.
La requisitoria del pm
La storia tra la 13enne e il ragazzo, che all'epoca dei fatti aveva 23 anni, è durata dal 2017 al 2021. La differenza anagrafica è stata l'argomentazione fondante della requisitoria: "Non si para di una differenza di età tra una 35enne e un 45enne in una posizione comunque paritaria - ha spiegato il pm -. Una tredicenne è una bambina". E ancora: "Lui ha dettato le dinamiche, le sue condotte sono state motivate da un'apparente gelosia che in realtà era possesso". Entrambi erano gelosi ma "la lei era gelosa perché lo era lui - ha precisato il pubblico ministero -. Ha conosciuto questo ragazzo molto più grande, provava trasporto e sentimento. È difficile interrompere un rapporto tra adulti, a maggior ragione in condizione di disparità".
Lui voleva che la ragazzina indossasse il velo
Il giovane aveva un atteggiamento controllante e violento nei confronti della 13enne. Quando lei si era fatta il piercing al naso, lui l'aveva schiaffeggiata e insultata pesantemente. Inoltre pretendeva che indossasse il velo e si convertisse all'Islam. "Il rapporto prese una piega violenta, prima con un insulti e poi con percosse - ha spiegato l'avvocato di parte civile Elena Barocca - La ragazza perse la rete di amicizia che aveva".
La condanna
Rinviato a giudizio con sette capi d'imputazione, l'imputato è stato assolto con formula piena dal reato di violenza privata: era accusato di aver bloccato la ragazzina con l'auto e di averla costretta a salire con lui. Anche l'accusa di stalking è caduta che, come spiega il Corriere.it, si articolava nei divieti alla ex di vedere gli amici, in 230 chiamate in un sole 24 ore e 80 mail in pochi giorni. Infine è stato assolto anche per un successivo episodio di violenza che gli era stato contestato. Mentre ha ricevuto una condanna per gli altri tre reati, tra cui quello di atti sessuali con minorenne. La legge li punisce quando la controparte, seppure conseziente, ha meno di 14 anni.
Sul punto il legale dell'uomo ha spiegato che non vi era la prova che la ragazzina avesse 13 anni quando si è consumato il rapporto. Ma il pm ha riportato le parole della giovane che aveva fatto risalire l'inzio della relazione a ottobre del 2017, quando non aveva ancora compiuto 14 anni.
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