Tra i clienti della Gintoneria di Stefania Nobile e Davide Lacerenza anche forze dell'ordine

Si allarga a macchia d'olio l'inchiesta sulla Gintoneria di Stefania Nobile e Davide Lacerenza. Spuntano nomi eccelenti e anche forze dell'ordine che elargivano favori

Tra i clienti della Gintoneria di Stefania Nobile e Davide Lacerenza anche forze dell'ordine
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Ci sarebbero personaggi eccellenti e anche appartenenti alle "forze dell'ordine" oltre ad un: "sindaco ricco" tra i clienti della Gintoneria di Milano di Davide Lacerenza e Stefania Nobile finiti oggi ai domiciliari nell'inchiesta con al centro il locale Gintoneria di Milano. A renderlo noto la gip di Milano, Alessandra Di Fazio, nelle 149 pagine di ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, motivando tra l'altro il rischio di inquinamento delle prove.

Le intercettazioni

Dalle intercettazioni e dagli atti dell'inchiesta della guardia di finanza per favoreggiamento della prostituzione e cessione di droga emergono "amicizie strette" dell'imprenditore con un appartenente a un corpo militare "tenuto in grande considerazione dall'indagato, al punto di offrirgli gratuitamente anche prostitute" su questo punto si stanno concentrando le indagini. Altri rappresentanti delle forze dell'ordine, inoltre, da quanto si è saputo, sarebbero stati in contatto con Lacerenza per i suoi servizi illeciti.

Gli indagati sembrano ora temere e sapere che ci sia un'indagine in corso nei loro confronti perché un soggetto "da ritenersi un appartenente alla polizia di stato" glielo avrebbe fatto capire. Nella clientela del locale di via Lepetit compaiono anche trader, avvocati, influencer, un "sindaco ricco" e "gente di Dubai". Lacerenza si vanta intercettato di avere almeno "due" escort per ogni cliente tanto che gli avventori preferiscono il suo locale ad altri esercizi altrettanto famosi di Milano.

I clienti "eccellenti"

Inoltre, nelle intercettazioni, in cui prevalgono il linguaggio scurrile e gli insulti e con molti riferimenti trash, le ragazze vengono spesso chiamate 'cavalli' e in un caso si parla anche di una minorenne. La prostituzione minorile, però, non è contestata nell'ordinanza.

Uno dei clienti, poi, viene chiamato, sempre nelle conversazioni, 'sindaco riccò, un'espressione non meglio precisata negli atti. Atti nei quali i clienti non vengono mai identificati, ma i loro nomi sono o puntati o omissati. Si parla di clienti svizzeri (uno avrebbe speso 40mila euro solo per delle bottiglie) o di Dubai.

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