Tangenti sulle protesi in cambio di soldi e viaggi: ridotta la pena all’ortopedico

Il reato è stato riqualificato da corruzione propria a corruzione impropria: il medico avrebbe ricevuto denaro per un atto dovuto e non per un atto contrario ai suoi doveri. Si è passati quindi da 4 anni a 1 anno e 8 mesi di carcere

Tangenti sulle protesi in cambio di soldi e viaggi: ridotta la pena all’ortopedico
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Da "corruzione propria" a "corruzione impropria", ovvero dall'avere ricevuto denaro e utilità per un atto contrario ai doveri d'ufficio al suo opposto, l'avere ricevuto tangenti per un atto dovuto. É con questa motivazione che i giudici d'appello hanno riqualificato il reato ai sensi dell'articolo 318 del codice penale, e di conseguenza ridotto, da 4 anni di reclusione del primo grado a 1 anno e 8 mesi, la condanna per l'ortopedico Lorenzo Panico, accusato di avere impiantato protesi ortopediche della "Ceraver Italia srl", prescindendo da ogni valutazione sulla "qualità del prodotto" o sulla idoneità per "ogni singolo paziente". Il difensore di Panico, subentrato durante il processo d'appello, è l'avvocato Simone Ciro Giordano.

L'inchiesta faceva riferimento agli anni tra il 2015 e il 2016. L'accusa sosteneva che Panico, attraverso un responsabile commerciale e un agente della società produttrice, in cambio dell'impianto di quelle protesi avrebbe ottenuto di poter collaborare con la clinica Sant'Ambrogio e poi 300 euro per l'impianto di tre protesi, ma anche il pagamento di spese di viaggio, alberghi e ristoranti per 765 euro. In totale Panico avrebbe impiantato protesi per un valore di 3300 euro e avrebbe "sponsorizzato" anche un integratore, ottenendo, sempre per l'accusa, 2,50 euro per ogni confezione venduta con le sue prescrizioni.

Per il suo coimputato, l'ortopedico Carmine Naccari Carlizzi, in appello è stata confermata la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione. Anche lui, stando all'inchiesta dell'aggiunto Eugenio Fusco e della Guardia di Finanza, avrebbe sponsorizzato le protesi e l'integratore in cambio del pagamento di cene e altri vantaggi patrimoniali. I giudici, però, hanno riqualificato l'accusa da corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio in corruzione per l'esercizio della funzione.

A entrambi sono state concesse le attenuanti generiche. All'epoca avevano dovuto versare dei risarcimenti provvisionali, immediatamente esecutive, alla Regione Lombardia e all'Ordine dei medici di Milano, che si erano costituiti parti civili.

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