"Soldi da Cina e Ucraina": bufera sugli affari della famiglia Biden

I repubblicani accusano la famiglia del presidente di aver fatto affari con alcune entità straniere, tra le quali il Partito Comunista Cinese. "Ha favorito la Cina rispetto all'America"

"Soldi da Cina e Ucraina": bufera sugli affari della famiglia Biden
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I repubblicani stanno indagando sugli affari all'estero della famiglia Biden. Il 10 maggio il presidente del comitato di supervisione della Camera, il repubblicano James Comer, ha accusato pubblicamente in una conferenza stampa la famiglia presidenziale di aver intascato 10 milioni di dollari da non meglio precisate entità straniere. Al momento l'indagine non coinvolge direttamente il presidente Joe Biden e sembra riferirsi agli affari all'estero condotti dal figlio, Hunter, nel periodo in cui Biden era vicepresidente nell'amministrazione di Barack Obama.

Il presidente ha sempre negato di essere a conoscenza degli affari del figlio in Ucraina e in Cina ma i repubblicani del Congresso sostengono altresì che l'inquilino della Casa Bianca fosse ben informato del business del figlio secondogenito e lobbista. Le indagini sono nelle fasi iniziali e il Gop, nel rapporto di 36 pagine diffuso ieri, non ha presentato prove concrete del flusso di denaro alla famiglia del presidente.

L'accusa: "Il presidente sapeva tutto"

"Siamo abbastanza sicuri del fatto che il presidente fosse informato su ciò che la sua famiglia stesse facendo" ha spiegato Comer, sottolineando che la sua indagine è ancora nelle fasi iniziali. La deputata repubblicana Nacy Mace, un'altra rappresentante del partito che fa parte del comitato che indaga sugli affari dei Biden, ha affermato che le transazioni sembrano dimostrare come enti vicini al Partito Comunista Cinese siano riusciti ad assicurarsi un'influenza diretta sulla famiglia del presidente che non avrebbe potuto ottenere altrimenti.

"Il vicepresidente durante l'ultimo anno dell'amministrazione Obama ha viaggiato in tutto il mondo. Ha parlato molto degli aiuti esteri in diversi paesi, ha parlato molto della politica americana, dell'assistenza americana", ha detto Comer. Se si guarda a certe decisioni prese da Biden, ha aggiunto Comer, "ha messo la Cina al primo posto e l'America all'ultimo". La Casa Bianca ha replicato alle accuse dei repubblicani, smentendo le accuse lanciate dal Gop: "Incapaci di coinvolgere direttamente il presidente, i repubblicani hanno fatto ricorso all'uso di documenti bancari accuratamente selezionati, false dichiarazioni su rapporti bancari riservati e non verificati".

Cosa sappiamo sui rapporti dei Biden con Cina e Ucraina

Le accuse mosse dai repubblicani contro i Biden non sono nuove. Durante la sua vicepresidenza, Joe Biden portò il figlio in un viaggio di stato in Cina, dove lo stesso incontrò alcuni uomini d’affari, iniziativa che un ex consigliere della Casa Bianca, in un’intervista a al New Yorker, definì "preoccupante" perché “sollevava questioni se avesse fatto leva su possibili finanziamenti”. Nell'ottobre 2020, poche settimane prima le elezioni presidenziali, Fox News pubblicò una serie di sms che sembravano far supporre che l'ex vicepresidente avesse effettivamente incontrato, nel maggio 2017, gli emissari di una società energetica cinese, nonostante il candidato dem avesse smentito questa ricostruzione. Fox News ha ottenuto gli sms da Tony Bobulinski, un tenente in pensione della Marina degli Stati Uniti, nonché ex Ceo di SinoHawk Holdings ed ex socio in affari di Hunter.

Qual era l'oggetto dell'incontro? Forse un prestito alla famiglia. Un'altra e-mail inviata a Tony Bobulinski da un alto funzionario cinese il 26 luglio 2017 mostra che la compagnia energetica cinese Cefc propose un prestito "senza interessi" di 5 milioni di dollari alla famiglia del candidato dem "sulla base della loro fiducia". C'è poi, sullo sfondo, la questione Ucraina e il ruolo di Hunter Biden in Burisma Holdings.

Come riportato dal New York Post, Hunter Biden presentò a suo padre un alto dirigente di Burisma, la società energetica ucraina in cui lavorava, prima che l’allora vice presidente americano facesse pressioni sui funzionari del governo di Kiev affinché licenziassero un procuratore che stava indagando sull’azienda. Come faceva Joe Biden a non sapere nulla degli affari di famiglia? È - anche su questo - che i repubblicani vogliono vederci chiaro, uan volta per tutte.

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