Attacco hacker cinese contro gli Usa: "Colpito dipartimento di Stato"

Gli hacker cinesi sarebbero riusciti a penetrare, in Usa, negli account di posta elettronica del segretario al commercio, Gina Raimondo, e di altri funzionari del Dipartimento di Stato

Attacco hacker cinese contro gli Usa: "Colpito dipartimento di Stato"
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Il dipartimento di Stato degli Usa è stato colpito da una sospetta campagna di hacking cinese. L’episodio si sarebbe verificato il 16 giugno, prima del viaggio in Cina del segretario di Stato Antony Blinken, ma la notizia è stata diffusa soltanto adesso. Non un giorno qualunque, ma nel giorno in cui lo stesso Blinken avrebbe dovuto incontrare Wang Yi, il direttore dell'Ufficio della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, a margine del vertice Asean a Jakarta, in Indonesia.

L’attacco hacker

Il Wall Street Journal ha scritto che presunti hacker cinesi sono riusciti a penetrare negli account di posta elettronica del segretario al commercio, Gina Raimondo, e di altri funzionari del dipartimento di Stato. Un piccolo numero di dipendenti, dunque, sarebbe stato compromesso nell'attacco ma si ritiene che i pirati informatici non abbiano avuto accesso a informazioni sensibili sulla sicurezza nazionale. È stata aperta un'inchiesta sull'attività sospetta, probabilmente legata ai servizi militari o di spionaggio cinesi.

Gli specialisti della sicurezza informatica dello stesso dipartimento di Stato sono stati i primi a rilevare la campagna di spionaggio che ha sfruttato un difetto nel cloud computing di Microsoft. Una falla che, dal momento dell’attacco, la società ha dichiarato essere stato risolto. L'amministrazione Usa ha comunque sottolineato ulteriormente che gli hacker non hanno penetrato sistemi di posta elettronica o cloud classificati.

I bersagli degli hacker

"Il dipartimento di Stato ha rilevato attività anomale, ha adottato misure immediate per proteggere i nostri sistemi e continuerà a monitorare da vicino e rispondere rapidamente a qualsiasi ulteriore attività", ha dichiarato un portavoce del Dipartimento colpito in una nota. "Per una questione di politica di sicurezza informatica, non discutiamo i dettagli della nostra risposta e l'incidente rimane sotto inchiesta", si legge nello stesso comunicato.

Il segretario della struttura, Gina Raimondo - una delle figure più critiche dell’amministrazione statunitense nei confronti di Pechino - era tra gli obiettivi dell’attacco hacker. Raimondo ha rafforzato i controlli sulle esportazioni della Cina e minacciato di interrompere la fornitura nel Paese asiatico di tecnologia statunitense legata ai semiconduttori. Raimondo dovrebbe visitare la Repubblica Popolare Cinese entro la fine dell'estate. Sulla base delle indagini preliminari, i funzionari Usa ritengono che il suo sia l’unico profilo a livello di gabinetto ad essere stato hackerato con successo.

Un momento delicato

Il governo degli Stati Uniti non ha formalmente attribuito l'attacco alla Cina, ha sottolineato il New York Times, forse perché l'amministrazione Biden sta cercando di mantenere i colloqui con Pechino. Ma in privato, i funzionari statunitensi hanno affermato di essere d'accordo con l'attribuzione dell'attacco informatico al Dragone, sostenendo che l’azione aveva i segni di "un sofisticato attacco sostenuto dal governo".

Allo stesso tempo, a Jakarta è in programma un incontro tra Blinken e Wang Yi.

Wang rappresenta la Cina agli incontri in Indonesia che coinvolgono l'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean) e i Paesi partner, dopo che Pechino ha dichiarato che il ministro degli Esteri Qin Gang non avrebbe partecipato agli eventi per motivi di salute.

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