Israele sotto attacco hacker: i filorussi di Killnet rivendicano

L'attacco hacker, annunciato ieri su Telegram, sarebbe opera del collettivo russo Killnet. Lo stesso gruppo, nei mesi scorsi, ha lanciato la sua guerra cibernetica ai nemici di Mosca, Italia compresa

Israele sotto attacco hacker: i filorussi di Killnet rivendicano
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L'attacco hacker contro Israele sarebbe opera dei filorussi del collettivo Killnet. A riportarlo per primo il Kyiv Post, che ha intercettato un messaggio che il gruppo di cybercriminali ha pubblicato su Telegram: "Nel 2022 avete sostenuto il regime terroristico dell'Ucraina. Avete tradito la Russia. Oggi Killnet ve ne informa ufficialmente.Tutti i sistemi governativi israeliani saranno soggetti ai nostri attacchi". Al messaggio è allegata una immagine che mostra il sito del governo israeliano offline. In un messaggio successivo, il collettivo ha chiarito che l'organizzazione non è contro il popolo israeliano ma contro il "regime israeliano che si è venduto alla Nato". Gli attacchi avrebbero avuto inizio dopo le 14.00 di domenica 8 ottobre per proseguire in queste ore: se il sito del governo israeliano sembra essere attivo e quello dello Shin Bet anche, resta ancora off quello del Jerusalem post che restituisce un server error.

L'attacco hacker annunciato su Telegram

Sul proprio canale Telegram gli hacker erano intervenuti immediatamente, a poche ore dall'attacco di Hamas, il 7 ottobre scorso, con un post che chiedeva: "Per loro che sono a favore di Israele, Leggete la storia con attenzione e riflessione. E poi date una valutazione di ciò che sta accadendo ora". Il post rimandava ad un altro canale affiiliato a Killnet che riporta il medesimo volantino che ha come sfondo la celebre immagine dei superstiti dell'Olocausto che in nave giunsero in Palestina con lo striscione "Germans destroyed our families, dont'you destroy our hopes". A seguire un altro post con la celebre mappa della spartizione della Palestina successiva al 1948, accompagnata dalla didascalia "promemoria": infine, una serie di inviti a non credere agli esperti "da divano".

E ancora, altri post invece sul canale collegato noto come "Scriba al quartier generale" si appellano ai "Compagni, ebrei fuggiti dalla Russia verso Israele. Dove state scappando?". Seguono post deliranti sui fatti a Gaza, compresi post di scherno legati a Evgenij Prigozhin. E ancora una foto, quasi profetica, di Sergej Lavrov con il leader di Hamas Ismail Haniyeh. Il tono dei post sembra quello di un'organizzazione che per il momento è alla finestra, senza alcun tipo di opzione operativa: "Il Mossad sapeva al 100% dell'operazione di Hamas. I motivo per cui ha lasciato che si realizzasse lo sapremo tra un paio di giorni..." è la frase sibilina lasciata sul canale qualche ora prima degli attacchi. Sul canale principale, da ieri, si è poi scatenata una vera offensiva cyber, ove si susseguono le prove degli attacchi ai quali avrebbe collaborato, a loro dire, anche il Sudan attraverso la sedicente rete Anonymous Sudan.

Ancora un attacco hacker di tipo Ddos

Da quando è scoppiato il conflitto ucraino, il gruppo di hacker Killnet è stato responsabile di numerosi attacchi informatici Ddos (cioè interruzione dei siti) diretti alle infrastrutture ucraine ma anche ai paesi Nato, tra cui l'Italia. A ottobre 2022 il gruppo ha lanciato un attacco contro i siti di 14 tra i più frequentati aeroporti Usa, mettendoli ko. All'inizio di quest'anno, gli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto in cui hanno indicato che Killnet "dovrebbe essere considerato una minaccia per il governo, le organizzazioni e le infrastrutture critiche". Il gruppo è considerato, tra l'altro, tra i responsabili dell’attacco informatico che lo scorso maggio ha messo in ginocchio il sito del Senato, quello del ministero della Difesa e quello della Sanità in Italia. Proprio i suoi attivisti, il 16 maggio scorso, avevano dichiarato guerra cibernetica totale all’Italia.

Killnet è il più attivo degli oltre cento gruppi di mercenari informatici legati alla guerra in Ucraina. Le tattiche di Killnet si sono consolidate principalmente attorno a Ddos contro infrastrutture critiche, siti web aeroportuali, servizi governativi e società di media all’interno dei Paesi della Nato, nonché sostenitori dell’Ucraina praticamente in tutti i Paesi dell’Est Paesi europei, nordici e baltici. Anche in questo caso, pur trattandosi di attacchi Ddos, è da escludere qualsivoglia tipo di estorsione ma non solo: il gruppo fa sapere che non attacherà infrastrutture critiche e che chiede la fine dello spargimento di sangue.

Altri collettivi complici nell'attacco hacker?

Il gruppo non sarebbe l'unico ad aver preso di mira il governo israeliano. Oltre al sedicente gruppo di hacker sudanese, infatti, anche il collettivo UserSec si è unito nella "dichiarazione di guerra" a Israele. Gli attacchi in questione pur mirando a colpire governo e istituzioni, potrebbero arrivare a bloccare i sistemi di allerta missile, una mossa messa a segno proprio dal gruppo Anonymous Sudan recentemente.

Non è la prima volta che il governo israeliano opera sul suo territorio al fine di sgominare eventuali reti di hacker, soprattutto a Gaza. Nel 2019, ad esempio, i caccia della Iaf bombardarono un compound nella Striscia, sede di un gruppo di hacker di Hamas che progettavano attacchi.

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