Attentato con l’auto a Gerusalemme: morto un bimbo di sei anni

Un'auto si è schiantata contro un gruppo di persone in attesa per il bus in un quartiere di Gerusalemme nord, uccidendo un bambino di sei anni e un ventenne e causando cinque feriti. L'attentatore, neutralizzato dalla polizia, era un 31enne palestinese. Esulta Hamas

Attentato con l’auto a Gerusalemme: morto un bimbo di sei anni

Ancora terrore in Israele. Sarebbero almeno due le persone morte in un attentato terroristico a Gerusalemme, nel quartiere di Ramot. Tra le vittime ci sarebbe anche un bambino di sei anni e un uomo di vent'anni, mentre i feriti sarebbero cinque, di cui due minori gravi, tutti trasportati negli ospedali di Shaare Zedek e Hadassah. Il bambino rimasto ucciso si trovava lì insieme alla famiglia.

La dinamica dell'attentato

Secondo le prime ricostruzioni e le testimonianze di chi si trovava sul posto, l'autore dell'attacco avrebbe preso di mira un gruppo di persone in attesa a una fermata dell'autobus nei pressi del sito di Nebi Samuel, investendo tutti con la sua automobile, una Mazda blu con il paraurti distrutto dopo lo schianto. L'attentatore si chiamava Hossein Karaka, un 31enne palestinese originario di Gerusalemme est con cittadinanza israeliana.

Il terrorista è stato in seguito neutralizzato da un agente non in servizio e da altri due poliziotti arrivati in un secondo momento, anche se all'inizio sembrava che fossero stati dei civili armati a fermarlo. I testimoni raccontano infatti di aver visto alcune persone puntare delle armi da fuoco subito dopo l'urto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato la demolizione della casa dell'attentatore. Sul posto si è recato anche il controverso ministro della sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir.

"Ho condotto una valutazione della situazione e ho ordinato di rafforzare le forze di sicurezza, di effettuare arresti e di agire immediatamente per sigillare la casa del terrorista e demolirla. La nostra risposta al terrorismo è colpirlo con tutte le nostre forze e approfondire ancora di più la presa sul nostro Paese", ha detto Netanyahu.

È un momento particolarmente turbolento in Israele, al centro di nuovi scontri con la Palestina. Quello di oggi è il terzo attentato in due settimane a Gerusalemme, dopo l'attacco del 27 gennaio in cui hanno perso la vita 7 persone. Poche ore dopo, un tredicenne di nazionalità palestinese ha aperto il fuoco contro altri due israeliani, rimasti feriti vicino al Muro del Pianto.

Le reazioni del mondo palestinese

Non è pervenuta alcuna rivendicazione, ma arrivano apprezzamenti da parte di Hamas.

"L'azione eroica a Gerusalemme è una risposta naturale a tutti i crimini dell'occupazione contro il popolo palestinese, l'ultimo dei quali è il massacro nel campo di Aqabat Jaber", ha dichiarato il portavoce dell'organizzazione terroristica, Hazem Kassem.

Esprime soddisfazione anche il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina (Pij), che attraverso i suoi canali social ha esultato per l'attentato di oggi a Gerusalemme.

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