Schiaffo di Beverly Hills ad Arnault, bocciato il super hotel per soli 120 voti

I cittadini di Berverly Hills contro il patron di Lvmh: a nulla è valso l'investimento di Arnault per "convincere" gli incerti a dare via libera al suo hotel di lusso

Schiaffo di Beverly Hills ad Arnault, bocciato il super hotel per soli 120 voti
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Un comitato sindacale composto da cittadini di Beverly Hills frena la cavalcata del patron di Lvmh. Bernard Arnault era pronto a mettere la bandiera su Rodeo Drive, una delle vie più prestigiose del globoterracqueo, come è in voga dire ultimamente, ma il suo albergo da superricchi della catena Cheval Blanc non si farà. A nulla è valso lo sforzo dell'imprenditore francese che, secondo le indiscrezioni, avrebbe speso ben 2,9 milioni di dollari per una campagna di convincimento degli abitanti dell'enclave di Los Angels.

Nel boulevard del lusso, dove le alte palme scandiscono il via vai di Ferrari davanti le boutique della maggiori firme della moda - molte delle quali di proprietà dello stesso gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy - il cavallo bianco di Bernard Arnault non ha trovato i voti necessari all'approvazione del progetto. Troppo alto l'edificio. Nove piani che avrebbero ostruito la visuale di altre proprietà preesistenti, oltre a compromettere la viabilità, dicono. E che le bisacce dello Cheval Blanc, come quelle del suo condottiero del resto, fossero colme d'oro - si parlava già di 725 milioni di dollari di introiti generati solo nei primi 30 anni per la municipalità di Beverly Hills -, non è bastato: il referendum indetto dal sindacato Unite Here Local 11 ha raggiunto la maggioranza del "no" frenando le ambizioni dell'uomo che attraverso il suo gruppo milionario controlla i due terzi del mercato mondiale del lusso. Vantando un patrimonio personale di 211 miliardi di dollari secondo le stime di Forbes.

È un giorno triste per la nostra città. Pur rispettando il processo democratico, credo che la nostra comunità abbia perso un'incredibile aggiunta a Rodeo Drive che avrebbe fornito ulteriori finanziamenti per i servizi vitali della città", ha dichiarato il sindaco di Beverly Hills Julian Gold, seguita dalla stupore di molti sostenitori del progetto alberghiero mandato in fumo da poco più di 120 voti, riporta il Los Angels Times.

"Riteniamo che le priorità della città dovrebbero essere la costruzione di alloggi a prezzi accessibili e il contrasto alla crisi climatica, non certo modificare le regole di sviluppo per rendere più facili la costruzione di progetti commerciali di lusso", ha sostenuto Kurt Petersen di Unite Here Local 11 suffragato da Residents Against Overdevelopment, gruppo guidato dall'ex candidato al consiglio comunale Darian Bojeaux, coeso nel reputare l’hotel progettato dagli architetti di Arnault: "Troppo grande per la comunità". Una struttura che, sempre secondo i detrattori: "Avrebbe influito negativamente sulla qualità della vita" dei cittadini di Beverly Hills.

Come riporta il Financial Times, lo Cheval Blanc era stato progettato dall'architetto newyorkese Peter Marino, la stessa mente che ha firmato la ristrutturazione della boutique newyorkese di Tiffany & Co, resa leggenda dal romanzo di Truman Capote. Secondo il progetto, il Beverly Hills Cheval Blanc doveva contare 115 camere di altissimo livello, un club privato per 500 membri, un centro benessere, ristoranti ricercati e ovviamente boutique di grandi firme al proprio interno.

La portavoce del gruppo Lvmh Jessica Miller ha rilasciato una dichiarazione rassegnata in seguito al verdetto dei californiani: "Prendiamo atto del risultato della consultazione e non riproporremo un progetto che sia meno consistente di quello bocciato". Bernard Arnault era pronto a versare un obolo di ben "26 milioni di dollari nella casse comunali" oltre a "2 milioni per programmi artistici e culturali".

È evidentemente le casse di Beverly Hills, che si non vuole farsi "monetizzare" a detta dei suoi crociati protettori della corretta urbanizzazione, devono essere già abbastanza floride per rifiutare. Gli hotel della catenva Cheval Blanc rimangono dunque a Courchevel, a Parigi e alle Maldive. Per la West Coast, bisognerà aspettare.

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