I punti chiave
Non c'è proprio pace per la multinazionale Boeing anche se questa volta non si tratta di uno dei suoi aerei: a causa di un problema tecnico a una delle valvole, è stato annullato il lancio del razzo spaziale Starliner "Atlas V" che sarebbe dovuto partire dalla base americana di Cape Canaveral, in Florida, nella serata di lunedì 6 maggio.
Cosa è successo
Due dei piloti collaudatori della Nasa si erano appena agganciati alla capsula Starliner prodotta dalla Boeing per un volo verso la Stazione spaziale internazionale quando il conto alla rovescia è stato interrotto appena due ore prima del decollo previsto. Nel dettaglio, secondo quanto ha fatto sapere la United Launch Alliance, una valvola di sfogo dell'ossigeno su una parte del razzo ha iniziato ad aprirsi e chiudersi con un forte ronzìo che ha allarmato gli esperti e bloccato tutto. Addirittura, questa valvola potrebbe aver completato i suoi 200mila cicli di vita che significa soltanto una cosa: l'immediata sostituzione.
In diretta streaming, un commentatore della Nasa ha spiegato che si tratta di una "vittoria" perché "l’ultima cosa che vuoi fare è affrontare questo problema nello Spazio". Come spiegato dal Financial Times, Il programma Starliner di Boeing è un fornitore privato della Nasa destinato a traghettare gli astronauti verso la stazione spaziale internazionale per fare concorrenza alla SpaceX di Elon Musk. Se gli ingegneri accertassero che la valvola non ha ancor raggiunto quel limite, ecco che il lancio potrebbe avvenire venerdì stesso.
Il direttore del programma, Steve Stich, ha riconosciuto che non è stato un bel momento. "Faremo un passo alla volta, lanceremo quando saremo pronti e voleremo quando sarà sicuro farlo", ha dichiarato alla stampa internazionale.
I problemi di Boeing
Come detto, della Boeing ormai si parla da mesi a causa dei problemi tecnici a molti dei suoi 737 Max: come ricordano i media americani, qualche giorno fa la Federal Aviation Administration (Faa) ha annunciato un'indagine sulla multinazionale dopo aver scoperto falsi documenti di ispezione riguardo alcuni 787 Dreamliner. Questa indagine si aggiunge a quella già in corso sui processi di produzione e qualità portati avanti da gennaio dopo il caso del portellone staccatosi in volo. Tra l'altro, un dipendente della multinazionale nella Carolina del Sud ha segnalato al suo superiore una "irregolarità" che poi è stata inoltrata anche ai lavoratori dello stabilimento lo scorso 29 aprile.
Boeing, dal canto suo, avrebbe scoperto che “diverse persone avevano violato le politiche aziendali non eseguendo un test richiesto ma registrando il
lavoro come se fosse stato completato”, come recita una nota. L'azienda ha informato la Faa sull'accaduto spiegsando di essere al lavoro per intraprendere "serie azioni correttive" con numerosi lavoratori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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