Primi due morti per il virus Oropouche: che cos'è e come si trasmette

Registrati in Brasile i primi due morti al mondo per il virus Oropouche: manifestavano sintomi simili a una grave febbre dengue

Primi due morti per il virus Oropouche: che cos'è e come si trasmette
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In Brasile sono stati registrati i primi due morti al mondo per il virus Oropouche, un'infezione virale tropicale che si contrae attraverso la puntura di alcuni insetti. Il ministro della Salute brasiliano ha spiegato che entrambi i casi, avvenuti nello stato di Bahia, nel nord-est del Paese, riguardano due donne, di età inferiore ai 30 anni, che non avevano malattie pregresse, ma che manifestavano sintomi simili a una grave febbre dengue. Secondo il sito web dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie e l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono attualmente note epidemie di Oropouche in alcune parti della Bolivia, del Brasile, della Colombia, di Cuba e del Perù. Il problema dovrebbe dunque riguardare eventuali viaggiatori e turisti interessati a visitare queste nazioni.

Che cosa succede in Brasile

"Fino ad ora, nella letteratura scientifica mondiale, non esisteva alcun rapporto sul verificarsi di decessi dovuti a questa malattia", ha affermato in una nota il ministero della Salute del Brasile, precisando che un altro caso di morte nello stato di Santa Catarina, nel sud, è attualmente sotto inchiesta.

Quest'anno finora sono stati registrati 7.236 casi di virus in 20 dei 27 Stati brasiliani, la maggior parte dei quali sono stati segnalati nel nord del Paese, negli stati di Amazonas e Rondonia. Negli stati di Pernambuco, Bahia e Acre sono sotto indagine anche sei casi di trasmissione verticale del virus da madre a figlio, di cui due terminati con la morte del feto e tre con anomalie congenite, come la microcefalia.

Che cos'è il virus Oropouche

Il virus Oropouche è un'infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare (o meglio dalle loro punture) presenti in numerose aree dell'America Latina; è confermata da test di laboratorio e attualmente non esiste alcun test rapido. Nello specifico, viene trasmessa dall'insetto comunemente noto come moscerino Culicoides paraensis ma anche dalla zanzara Culex quinquefasciatus.

I sintomi - che si manifestano da quattro a otto giorni dopo esser stati pinzati - durano in genere da tre a sei giorni, con sintomi simili alla dengue, come febbre, dolori muscolari, rigidità delle articolazioni, mal di testa, vomito, nausea, brividi o sensibilità alla luce. I casi più gravi possono causare complicazioni pericolose per la vita come la meningite e pure la morte.

Nessun allarmismo

Tutti coloro che vivono in aree con trasmissione di arbovirus, incluso l'Oropouche, dovrebbero prendere precauzioni per prevenire le punture di zanzare e moscerini. Tanto più proteggere coloro che soffrono di patologie preesistenti, gli anziani, i bambini piccoli e le donne incinte.

"Niente allarmismi per chi non viaggia: il virus Oropouche non è presente in Italia e, al momento, non è neanche presente la specie di moscerino che sarebbe il vettore più efficiente per la trasmissione. Il virus non si trasmette da persona a persona, se non attraverso la puntura di questi insetti", ha spiegato all'Adnkronos Salute l'epidemiologo, docente di Igiene all'università del Salento, Pier Luigi Lopalco.

Ad oggi, il Brasile è l'unico paese a segnalare possibili casi di trasmissione materno-fetale di Oropouche

durante la gravidanza. L'unica precedente osservazione simile è stata durante un'epidemia di Oropouche a Manaus tra il 1980 e il 1981, dove il virus è stato rilevato in nove donne incinte e due hanno avuto un aborto spontaneo.

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