Come rivelato nella giornata di oggi in un video diffuso sui social dalla stessa diretta interessata, Kate Middleton è affetta da un tumore, una diagnosi che le sarebbe stata fatta dai medici dopo l'intervento chirurgico all'addome a cui si era sottoposta lo scorso gennaio presso la London Clinic.
"In quel momento si pensava che non avessi un tumore. L’intervento è andato bene, ma i test successivi all’operazione hanno rivelato che avevo un cancro", ha spiegato la principessa di Galles. "I medici mi hanno consigliato di sottopormi a una chemioterapia preventiva, e ora mi trovo nelle prime fasi di questo tipo di trattamento", ha annunciato.
Ma di che tipo di tumore potrebbe trattarsi concretamente? Né da Kate né da Palazzo hanno fornito alcun genere di precisazione a riguardo, anzi. Da un lato la principessa ha invocato il rispetto per la sua privacy, e dall'altro da Kensington Palace hanno sbarrato al porta a ogni genere di ulteriore delucidazione in merito alle condizioni di salute della Middleton.
Raggiunto da Il Corriere, il presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica Massimo Di Maio precisa che con così poche indicazioni è quasi impossibile fare un'ipotesi vicina alla realtà. L'unico elemento da cui partire è l'operazione all'addome, ma anche così le possibilità sono illimitate: "La cavità addominale è la più ampia dell’organismo umano", dice l'esperto. "Racchiude moltissimi organi: colon retto, stomaco, fegato, pancreas e reni, oltre all’area genitale, con ovaie e utero". In sostanza, quindi, si parla di tumori molto diversi tra loro sia per prognosi che per cure e possibilità di sopravvivenza.
Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che possa trattarsi di un sarcoma addominale, una forma tumorale maligna che colpisce i tessuti molli, come muscoli, nervi, legamenti, vasi sanguigni o linfatici della cavità addominale, crescendo in modo incontrollato e irregolare e comprimendo le strutture e gli organi vicini. Ovviamente si tratta solo di ipotesi, per le quali al momento è impossibile trovare conferma.
Perché si parla di "chemioterapia preventiva", come dichiarato dalla principessa? "Per moltissimi tipi di cancro", precisa Di Maio, "oggi si prescrive, dopo l’asportazione della massa tumorale, un trattamento chemioterapico per eliminare le eventuali cellule neoplastiche residue post-intervento che non sono rilevabili dagli esami". Lo scopo è ovviamente quello di debellare il male eliminando ogni traccia residua in grado di causare una recidiva.
Anche per quanto concerne le cure è impossibile fare una previsione senza conoscere di che genere di tumore si tratta e in quale fase esso si trova. "Ad esempio per il tumore del colon, negli ultimi si è passati (in alcune situazioni) da sei a tre mesi, mentre se si deve affrontare un tumore dell'ovaio questo tipo di chemio dura diversi cicli, mediamente cinque mesi", puntualizza l'esperto.
Sono necessarie molte informazioni per poter procedere con le cure più adeguate al caso in esame:"Si valuta l’organo colpito, il suo stadio di avanzamento, la presenza o meno di metastasi e di eventuali mutazioni genetiche. E poi c’è l’età del paziente e il suo stato di salute generale", conclude Di Maio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.