La cintura missilistica di Kim: la strategia nordcoreana che sfida gli Usa

Pyongyang continua a potenziare le proprie capacità missilistiche attraverso una complessa rete di strutture sotterranee e "cinture". Ecco come funziona la strategia di Kim

La cintura missilistica di Kim: la strategia nordcoreana che sfida gli Usa
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Mentre l’attenzione del mondo è concentrata sui militari nordcoreani pronti a supportare l’esercito russo in Ucraina, il leader supremo Kim Jong Un ha ispezionato una base missilistica, dove ha sottolineato che i "mezzi nucleari strategici" degli Stati Uniti "rappresentano una minaccia crescente" per la sicurezza del Paese. Nel frattempo vale la pena ricordare che Pyongyang continua a potenziare le proprie capacità balistiche attraverso una complessa rete di strutture sotterranee, fondamentale per nascondere e proteggere i suoi lanciatori di vettori a lungo raggio. Non solo: per capire come potrebbe colpire Kim, è fondamentale conoscere il funzionamento della cosiddetta “cintura missilistica” nordcoreana.

La cintura missilistica della Corea del Nord

Un report pubblicato dal think tank Beyond Parallel ha evidenziato la costruzione in corso presso la base operativa missilistica di Hoejung Ri, vicino al confine cinese. Questa struttura, proprio come quelle di Goal e Kumchon Ni, fanno parte della cintura missilistica della Corea del Nord. Di che cosa si tratta? Semplice: il Paese guidato da Kim schiera i suoi missili in questi tre punti.

Nel primo, che coincide con la cintura operativa strategica, situata a oltre 150 chilometri a nord dalla frontiera con la Sud Corea, troviamo siti che ospitano i missili Nodong e, forse, i più recenti Hwasong. Il secondo punto, denominato cintura operativa, si trova invece a 90-150 chilometri a nord dallo stesso confine: è equipaggiato con missili balistici a medio raggio Nodong e sistemi a lungo raggio. Infine, la cintura tattica, situata 50-90 chilometri dal confine, è munita di vettori balistici a corto raggio Scud (SRBM) e copre strutture critiche nella Corea del Sud settentrionale.

L’ispezione di Kim

Dicevamo dell’ispezione di Kim in un una base missilistica. Il presidente nordcoreano è stato chiaro nell’affermare che "le minacce a lungo termine richiedono urgentemente" che Pyongyang "rafforzi in modo più deciso la sua deterrenza bellica e adotti con le sue forze nucleari una postura di contrattacco completa e rigorosa".

Kim ha sottolineato la "necessità" di modernizzare e rafforzare le basi missilistiche strategiche e di "rendere tutte le basi pienamente preparate a mantenere una postura di contrattacco completa in grado di sferrare rapidamente un contrattacco ai nemici in qualsiasi momento e in diverse circostanze". "Sottolineando che la forza missilistica strategica è la forza centrale che svolge un ruolo chiave nella deterrenza bellica della Corea, ha osservato che si tratta di un principio importante della strategia di costruzione della difesa nazionale", si legge sull’agenzia nordcoreana Kcna.

Le parole del leader nordcoreano arrivano dopo la denuncia da parte di Seoul e Kiev dell'invio di truppe nordcoreane in Russia per il dispiegamento come parte dell'invasione dell'Ucraina, che ha fatto scattare un campanello d'allarme sulla crescente cooperazione militare tra Mosca e Pyongyang.

Non solo: la Corea del Nord ha annunciato il 17 ottobre l'inserimento della definizione della Corea del Sud quale "Stato ostile" in Costituzione, come previsto dagli emendamenti promossi a inizio anno dallo stesso Kim Jong Un.

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