I punti chiave
Con oltre il 98% delle schede scrutinate Recep Tayyip Erdogan ha vinto le elezioni presidenziali in Turchia con il 52,1% dei voti, mentre il suo sfidante, Kemal Kilicdaroglu, si è fermato al 47,9% delle preferenze. In attesa dell'ufficialità del Consiglio elettorale turco Ysk, la tv di Stato Trt ha già annunciato il successo dell'attuale presidente, ormai ad un passo dalla conquista del secondo mandato. L'affluenza è stata di oltre l'85% degli aventi diritto, meno rispetto al primo turno delle presidenziali quando aveva sfiorato il 90%.
Erdogan al comando
Erdogan aveva invitato i suoi sostenitori a supportarlo in un momento delicato e la risposta, a quanto pare, non è mancata. "Vorrei ringraziare ciascuno dei miei colleghi che hanno lavorato con dedizione ai seggi fin dalle prime ore del mattino. Invito tutti i miei fratelli ad occuparsi delle urne fino a quando i risultati non saranno definitivi. Ora è il momento di proteggere la volontà della nostra Nazione fino all'ultimo momento!", ha scritto su Twitter il leader turco poco dopo la chiusura delle urne.
Erdogan ha superato le aspettative nel primo turno delle elezioni presidenziali del 14 maggio, superando Kilicdaroglu - che aveva riunito un'alleanza di sei partiti di opposizione - e arrivando appena al di sotto della maggioranza necessaria per ottenere una vittoria assoluta. In un paio di sondaggi pubblicati nel corso dell'ultima settimana, il 69enne presidente aveva ottenuto un ampio vantaggio in vista del secondo turno.
In un primo momento l'agenzia turca indipendente Anka, vicina all'opposizione, aveva tuttavia fornito altre proporzioni: dopo circa il 55% dei voti scrutinati il candidato dell'opposizione sarebbe stato avanti nel ballottaggio delle elezioni turche con il 51,14% delle preferenze, mentre il presidente uscente si sarebbe fermato al 48,86%. Lo aveva sottolineato anche la Bbc notando, come per il primo turno, una discrasia nei dati a seconda delle fonti di informazioni. Con lo spoglio al 95%, anche per Anka Erdogan sarebbe in vantaggio, in linea con i dati ufficiali.
Il futuro della Turchia
Il voto odierno era stato presentato dai due sfidanti come un referendum sul futuro della Turchia. Kilicdaroglu aveva promesso di rilanciare l'economia ribaltando molte delle politiche di Erdogan, oltre a riportare il Paese sulla strada della democrazia parlamentare dal sistema di presidenza esecutiva istituito nel 2017. A quanto pare, l'offerta elettorale di Kilicdaroglu non è tuttavia stata in grado di fare breccia.
Anche perché Erdogan, dal canto suo, è riuscito a mantenere il sostegno della sua base di elettori devoti e conservatori, enfatizzando fortemente i valori della famiglia, la battaglia contro il terrorismo e i suoi successi nel dare alla Turchia un
ruolo più importante sulla scena mondiale da quando ne è diventato leader nel 2003. A meno di clamorosi colpi di scena, il futuro di Ankara continuerà presumibilmente ad essere plasmato dall'attuale presidente in carica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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