L'intenzione era quella di protestare contro lo sversamento di rifiuti tossici: ora i membri di Extinction Rebellion sono accusati di aver inquinato loro stessi le acque di un fiume. L'episodio si è verificato a Colmar, in Francia, dove lo scorso 15 settembre gli attivisti hanno scaricato del colorante verde nel Lauch, il corso d'acqua che bagna il capoluogo del dipartimento dell'Alto Reno.
Le accuse del sindaco
Come anticipato, il gruppo voleva compiere un gesto eclatante per portare l'attenzione sui rischi connessi al seppellimento di rifiuti tossici nella zona dell'Alto Reno, cosa che potrebbe comportare il conseguente inquinamento delle falde acquifere sottostanti. La recente moria di pesci nel fiume Lauch, tuttavia, ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di Colmar, che punta il dito contro i membri di Extinction Rebellion.
"Sono stato avvisato dai colmariani della presenza di pesci morti nel Lauch dopo l'inquinamento causato da un movimento 'ecologista'", scrive Eric Straumann su Facebook. "L'autore del reato è stato identificato dalle Brigate Verdi. Stiamo continuando il procedimento contro questa persona", prosegue. "Io stesso ho potuto constatare l'impatto sulla fauna acquatica di questo colorante che è stato disperso in grandi quantità e che rimane ben visibile più di 24 ore dopo la sua dispersione", conclude, inserendo delle immagini eloquenti.
Il liquido
La sostanza immessa nel fiume è fluorescina, colorante di natura organica che diventa verde a contatto con l'acqua, creando un forte impatto visivo pur non essendo, pare, pericolosa né per l'ambiente né per gli esseri umani. Si tratta dello stesso composto che era stato utilizzato per una protesta a Venezia qualche mese fa. Allora, a differenza dell'episodio di Colmar, nessuno aveva rivendicato il gesto e gli autori restano ignoti.
In questo caso, invece, sono i membri di Extinction Rebellion di Strasburgo, ad "autodenunciarsi" inserendo sui propri profili social le immagini delle acque tinte di verde. "Il colorante utilizzato chiamato fluoresceina o uranina è totalmente innocuo per gli esseri viventi (uomo, piante, animali)", ci tiene a specificare il gruppo. "È utilizzato in oftalmologia, in piscicoltura e dagli speleologi".
Le accuse
Il sindaco di Colmar non la pensa così e rassicura i concittadini spiegando che il responsabile, trovato in possesso di lattine e con le mani macchiate di vernice, è stato fermato dalle Brigate Verdi e consegnato alla polizia. L'uomo non ha negato le proprie responsabilità. Eric Straumann sta ora valutando se sporgere o meno denuncia contro il gruppo. "Vedremo come evolve la situazione e decideremo se dare seguito o meno. Il solo inquinamento visivo è enorme", ha spiegato alla stampa locale il primo cittadino.
Dal canto loro i membri di Extinction Rebellion respingono le accuse, ricordando che nel 2014 anche un'organizzazione che rappresenta i farmacisti aveva usato lo stesso metodo per una protesta.
La difesa
In difesa degli attivisti sono intervenuti i barcaioli dell'organizzazione "Colmar au fil de l'eau". "Sono una o due settimane che vediamo pesci morti", denunciano a un giornale locale, "e la maggior parte di essi si trova a monte del punto in cui è stato versato il prodotto".
Per questi ultimi la colpa sarebbe da attribuire al blocco della chiusa a valle del mercato coperto, fatta con l'obiettivo di raggiungere un livello di acqua sufficiente a garantire la navigazione in un punto della città particolarmente vitale dal punto di vista turistico. Blocco che avrebbe fatto diminuire la corrente e impoverito di ossigeno le acque del fiume.
"I parametri di base, cioè ossigeno disciolto, pH e temperatura, sono nella norma", ha dichiarato uno degli
ispettori inviati a esaminare il problema, il responsabile del servizio dipartimentale dell'Haut-Rhin Eric Krauser."Al nostro livello, non vediamo alcun legame tra la fluoresceina versata e la mortalità dei pesci".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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