"Hamas: Grazie Spagna". Si intitola così il video pubblicato dal ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, nel quale si accostano immagini della bandiera spagnola e ballerini di flamenco a spezzoni delle atrocità compiute lo scorso 7 ottobre dai membri dell'organizzazione filo palestinese. Ancora più controverso il commento scritto da Katz a margine della clip: "Pedro Sánchez, Hamas la ringrazia per i suoi servizi". Chiara l'intenzione del ministro di Tel Aviv: attaccare la Spagna per aver scelto di riconoscere lo Stato della Palestina, in una decisione che sarà ratificata il prossimo 28 maggio. Secca la risposta di Madrid, che ha bollato il filmato come "scandaloso ed esecrabile".
Scintille diplomatiche tra Spagna e Israele
Tensione alle stelle, dunque, tra Spagna e Israele, con Madrid costretta a prendere posizione di fronte all'attacco di Katz. "Non cadremo nelle provocazioni. Il video è scandaloso ed esecrabile", ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, sottolineando che "è scandaloso perché tutto il mondo sa, compreso il mio collega in Israele, che la Spagna ha condannato le azioni di Hamas fin dal primo momento. Ed è esecrabile per l'uso di uno di questi simboli della cultura spagnola".
Albares ha quindi definito come "offensivo" il fatto di accostare il flamenco, "uno dei maggiori simboli della cultura spagnola", alle azioni di Hamas. Il ministro ha quindi commentato le parole rilasciate recentemente dalla collega Margarita Robles, ministro della Difesa secondo cui a Gaza sarebbe in corso "un autentico genocidio". Albares non ha dubbi: Robles si è limitata ad esprimere "un’opinione" in merito ad una situazione che la giustizia internazionale sta "esaminando".
Il video della discordia
Ricordiamo che le relazioni tra Israele e Spagna sono molto tese dopo che Madrid, la settimana scorsa, aveva annunciato di voler riconoscere la Palestina come Stato insieme a Norvegia e Irlanda. E dopo che, nei giorni scorsi, due ministri del governo spagnolo (uno, come detto, coincide con Margarita Robles) hanno fatto riferimento a un "genocidio" in corso a Gaza.
Albares ha spiegato che la Spagna rimarrà ferma sulla sua decisione e che non cadrà nelle "provocazioni" che cercherebbero di allontanarla dai suoi "obiettivi di pace". Dal canto suo Katz ha anche pubblicato video simili relativi a Irlanda e Norvegia, e cioè le altre due nazioni dell’Ue che riconosceranno formalmente la Palestina. Israele ha inoltre ritirato i suoi ambasciatori da questi tre Paesi europei e ha fatto sapere che impedirà al consolato spagnolo a Gerusalemme Est di fornire servizi ai palestinesi. Per Albares le mosse diplomatiche di Israele sono "inaccettabili". La Spagna – ha proseguito il ministro - risponderà con i fatti se Israele cercherà davvero di bloccare l'attività diplomatica di Madrid.
Il ministero degli Esteri israeliano ha informato l'ambasciata spagnola in Israele che dal primo giugno al consolato spagnolo a Gerusalemme non sarà più consentito fornire servizi ai palestinesi della Cisgiordania.
In una lettera inviata dal ministero degli Esteri all'ambasciata spagnola, si rileva la decisione del governo spagnolo di riconoscere lo "Stato di Palestina" e le "dichiarazioni antisemite rilasciate da alti funzionari spagnoli" come motivo del cambiamento di politica. "Dal primo giugno 2024, il Consolato Generale di Spagna a Gerusalemme può fornire servizi consolari esclusivamente ai residenti della circoscrizione consolare di Gerusalemme", si legge nella lettera.
.@sanchezcastejon, Hamas thanks you for your service. pic.twitter.com/Pkdp5diHRX
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) May 26, 2024
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