80 morti e danni per 5,5 miliardi: l'apocalisse di fuoco alle Hawaii

Le Hawaii sono in ginocchio a causa dei roghi che hanno imperversato per giorni, provocando morte e distruzione. Cresce la polemica, tanto che è già stata aperta un'inchiesta sulla gestione dell'emergenza

80 morti e danni per 5,5 miliardi: l'apocalisse di fuoco alle Hawaii
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Un bilancio terribile quello delle Hawaii, martoriate da furiosi incendi che per giorni non hanno dato respiro ai soccorsi, impegnati in una drammatica lotta contro il tempo. Sale a 80 il numero dei morti, e la cifra potrebbe addirittura aumentare nelle prossime ore. Secondo la Fema, agenzia federale per la protezione civile degli Stati Uniti, serviranno 5,5 miliardi di dollari per poter ricostruire Maui, martoriata dai roghi. Le autorità parlano di oltre 2200 immobili danneggiati o distrutti, e 2170 acri di terreno andati persi.

Una situazione drammatica

Già nei giorni scorsi, con gli incendi alimentati dai forti venti dell'uragano Dora praticamente indomabili, si era compreso che la situazione era purtroppo molto critica. Malgrado gli sforzi della cittadinanza, dei vigili del fuoco e dei volontari, la lotta con le fiamme è stata impari. Si è subito parlato di "disastro più grave nella storia delle Hawaii".

Dopo essersi generati a Lahaina, Pulehu e Upcountry, i roghi hanno acquisito sempre più vigore, portando morte e devastazione. L'incendio di Lahaina, cittadina nell'isola di Maui, è stato il più distruttivo. Tantissime persone non hanno più una casa. Più di 11mila gli evacuati, e tanti altri dovranno ancora partire. Molti turisti hanno abbandonato le località turistiche, allontanandosi rapidamente o trovando alloggio in centri di assistenza aperti per l'occasione. Anche quest'oggi, con la segnalazione di un focolaio a Kaanapali, ci sono state delle evacuazioni. L'allarme è poi rientrato dopo che l'incendio è stato domato.

Il disastro

Un disastro che non ha eguali nella storia delle Hawaii, superiore allo tsunami del 1960 a Hilo, che provocò 61 vittime. Al momento le autorità riferiscono di 80 morti, ma il numero potrebbe aumentare, anche perché ci sono ancora tanti dispersi da rintracciare (più di un migliaio).

Le ricerche di chi manca all'appello proseguono senza sosta. Si cerca nelle case distrutte, o in mare. Alcune persone, infatti, si sono gettate in acqua per sfuggire alle fiamme. Nelle operazioni di salvataggio è impiegato ogni mezzo. I soccorritori si stanno avvalendo anche dell'aiuto di cani speciali per trovare i cadaveri.

Hawaii - Maui

Le polemiche

In queste ore stanno montando anche pesantissime polemiche sulla gestione dell'emergenza e la mancata prevenzione. Il sentore comune è che si potesse fare molto di più. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, si sarebbe arrivati all'apertura di un'inchiesta ufficiale da parte dell'attorney general delle Hawaii Anne Lopez.

Si punta il dito sulla società elettrica Hawaiian Elctric, che non ha adottato misure efficaci pur essendo consapevole delle rischiose condizioni meteo. La compagnia, viste le potenti raffiche di vento e il pericolo incendi, avrebbe dovuto staccare la corrente. Sono poi mancati i messaggi di allerta sui telefoni a causa delle mancanza di copertura.

"È stata sottostimata la letalità e la velocità dell'incendio", ha dichiarato la rappresentante dem Jill Tokuda. "Non abbiamo imparato la lezione dall'uragano Lane nel 2018, ossia che gli incendi boschivi possono scoppiare a causa dei forti venti provenienti da sud".

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