Non è mai stata tanto perfetta. Una sagoma vagamente sfocata, imprecisa, come se la realtà le avesse rotto gli spigoli vivi. Ieri è ricomparsa Kate Middleton ed è diventata la Regina d'Inghilterra. Non c'è stato bisogno di incoronazione: i sudditi, e il mondo tutto, le si sono inchinati davanti. È uscita dal regno di ombre che l'aveva inghiottita e lo ha fatto su una panchina in mezzo al verde. Jeans e golf a righe, capelli sciolti, mani composte e voce ancor di più: «Ho un cancro, sto già facendo la chemioterapia». Ha continuato, dicendo altre cose subito dopo ma per qualche istante è come se non si fosse sentito più nulla: la bocca si muoveva dentro le labbra. Kate è diventata irreale e regalissima. «Sto bene, divento ogni giorno più forte» stava spiegando quando l'ovatta dello choc si è dissolta ed è stato possibile ricominciare a sentirla. Bisogna essere impastati di qualcosa di soprannaturale per essere ammalate, quarantaduenni, madri e trovare la forza di registrare un video e guardare in camera per rassicurare una nazione. Malata ma infrangibile. Malgrado i complotti, le intrusioni, le illazioni. È Kate la vera Windsor.
Ieri lo è diventata «di sangue», da ieri nessuno ricorda più chi fosse Kate prima di diventare la nuova Regina. Dolcissima e granitica, la cosa migliore che la provvidenza potesse mandare agli inglesi orfani dell'inarrivabile Elisabetta: God save the Queen.
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