Il post choc pro-Hamas dell'attrice araba: "Come a Berlino". E Israele la arresta

L’artista arabo-israeliana ha espresso sostegno all’attacco sferrato dal gruppo terroristico palestinese lo scorso 7 ottobre. Il collega Ofer Schechter: “Mi vergogno di te”

Il post choc pro-Hamas dell'attrice araba: "Come a Berlino". E Israele la arresta
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Clima di alta tensione in Israele. L'attrice arabo-israeliana Maisa Abd Elhadi è stata arrestata dalla polizia per aver espresso sostegno al devastante attacco firmato dai miliziani di Hamas lo scorso 7 ottobre. La conferma è arrivata direttamente dalla polizia di Tel Aviv, anche se l’artista non viene nominata: "È stata arrestata un’attrice e influencer, residente a Nazareth, con il sospetto di espressioni di elogio del terrorismo e incitamento all'odio".

“La lotta della polizia contro l’incitamento e il sostegno al terrorismo continua senza sosta”, si legge ancora nella nota diffusa dalla polizia e riportata dal Times of Israel. Abd Elhadi ha postato sui social l'immagine di Yaffa Adar, una 85enne presa in ostaggio da Hamas, accompagnata da emoji che ridono. Ma non solo. L’attrice ha pubblicato anche un’altra immagine si vedono i terroristi che violano la barriera di sicurezza israeliana con la scritta in inglese “Let's go, Berlin style”, con un evidente riferimento alla caduta del Muro di Berlino del 1989.

L’anziana protagonista del post dell’attrice arabo-israeliana è tra gli oltre 200 prigionieri sequestrati dai terroristi di Hamas lo scorso 7 ottobre, giorno dell’orrore dei miliziani tra omicidi, torture e mutilazioni di civili. I post di Abd Elhadi hanno scatenato un putiferio sui social network, molti colleghi hanno stigmatizzato senza mezzi termini la sua presa di posizione: “Mi vergogno di te. Tu dovresti vergognarti di te stessa. Vivi a Nazareth, reciti nei nostri programmi televisivi e nei nostri film, e poi ci pugnali alle spalle”, la rabbia di Ofer Schechter, con lei nel cast di “Temporarily Dead”.

Oltre alle serie e ai film realizzati a Tel Aviv, Abd Elhadi è apparsa nel film hollywoodiano “World War Z” e nella serie britannica “Baghdad Central”. Tra i suoi lungometraggi più noti è possibile citare “Tutti pazzi a Tel Aviv” e “Gaza mon amour”. Le sue esternazioni sono state vissute dal popolo israeliano come un vero e proprio tradimento, considerando il grande sostegno mostratole durante la carriera, anche recentemente. Attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni sulla sua condanna, ma l’attrice non è l’unica a finire in manette per la sua attività social pro Hamas.

Decine di palestinesi sono stati arrestati con l’accusa di “incitamento” per post pubblicati in relazione all’attacco del 7 ottobre e, secondo quanto riportato dalla stampa locale, sono previste nuove strette per mettere a freno l'attività sul web dei fiancheggiatori dei miliziani di Hamas.

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