Il coraggio di Kate è la forza della verità. Aprirsi al mondo prima che il mondo ti invada: c'è anche questo nel video con cui la principessa ha raccontato la sua malattia. Settimane di malelingue cancellate da una ventata di sincerità. Perché, fino a che punto un personaggio pubblico può combattere per la propria privacy, soprattutto se appartiene alla famiglia di reali più importante al mondo? Il confine è sottile: si tace per difendere i propri affetti - come ha fatto Kate con i suoi tre figli - e, parallelamente, si amplificano sussurri, dietrologie e malignità. Per questo la voce pacata della principessa che racconta la sua malattia è in realtà un urlo dirompente. Finora avete parlato voi, ora parlo io. Ha aspettato solamente le vacanze pasquali per ispessire il cordone
a protezione della famiglia. Stavolta non c'è photoshop, non ci sono i frame rubati con William all'uscita del market, non ci sono i sussurri di «persone vicinissime alla principessa»: c'è Kate. Una panca in legno e la sua verità.
Altri mondi, altre situazioni, altre famiglie: di Schumacher non si hanno notizie certe dal giorno dell'incidente, dicembre 2013. La moglie Corinna ha imposto il massimo silenzio, si dice da sempre. Eppure, da quasi dieci anni, ciclicamente spunta una voce: Schumi parla, Schumi cammina, Schumi ridotto a un vegetale. C'è chi giura di aver visto la cartella clinica, chi ha parlato con l'amico di un medico che lo segue che ha detto che... Dietrologie, illazioni, bugie: chi lo ama deve avere un animo di ferro anche per affrontare tutto questo. Un dolore nel dolore.
Kate ha scelto il sentiero opposto: eccomi, sono
qui.
Con la mia malattia, le mie fatiche, i miei errori, i miei amori, le mie paure. C'è un prima e dopo il video di venerdì. La principessa forse fin troppo perfetta e la Kate in carne e ossa. Il mondo adesso conosce la verità. And, please, stop.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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