"Respinto aereo spia Usa". Alta tensione tra Washington e Teheran

La Marina dell'Iran ha annunciato di aver intercettato un drone spia americano sul Golfo di Oman e di avergli inviato un avvertimento per fargli evitare lo spazio aereo iraniano

"Respinto aereo spia Usa". Alta tensione tra Washington e Teheran
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Scintille tra Stati Uniti e Iran. La Marina iraniana ha fatto sapere di aver intercettato un aereo spia americano sul Golfo di Oman e di avergli impedito l'accesso allo spazio aereo del Paese. Secondo i resoconti provenienti da Teheran, il velivolo sarebbe coinciso con un Lockheed Ep-3E della Marina degli Stati Uniti, utilizzato presumibilmente per effettuare azioni di spionaggio. Da Washington non sono arrivati commenti.

L'annuncio dell'Iran

La fonte principale della notizia è l'agenzia iraniana Tasnim. La Marina dell'Iran ha annunciato di aver impedito l'accesso allo spazio aereo iraniano ad un aereo da ricognizione elettronica EP-E statunitense. Il velivolo EP-3E della Marina americana "stava per entrare nello spazio aereo iraniano", si legge nel comunicato. Dopo l'avvertimento, l'ospite indesiderato si sarebbe mantenuto distante dal confine aereo iraniano e sarebbe tornato sulle rotte internazionali.

Ricordiamo che il Lockheed EP-3, prodotto da Lockheed Martin Inc., è una variante del P-3 Orion. È equipaggiato con quattro motori turboelica e dotato di una varietà di sistemi di guerra elettronica, sistemi di raccolta del segnale e intercettazioni. La Marina degli Stati Uniti e la Marina giapponese sono gli unici utenti.

Il drone spia Usa (e il precedente del 2019)

Una volta avvistata la potenziale minaccia, le forze navali iraniane avrebbero avvertito l'aereo bloccandone, di fatto, l'ingresso non autorizzato nello spazio aereo di Teheran. Secondo quanto riferito, l'aereo americano ha ascoltato l'avvertimento, rimanendo lontano dal confine e tornando sui propri passi.

La vicenda assomiglia molto ad un precedente risalente al 2019. Nel giugno di quattro anni fa, la Guardia rivoluzionaria iraniana spiegava di aver abbattuto un drone spie americano entrato nel territorio del Paese.

L'incidente ha alimentato per settimane la tensione tra le due parti, visto e considerando che Washington sosteneva che la distruzione del drone fosse avvenuta nello spazio aereo internazionale, sullo Stretto di Hormuz, una delle rotte marittime più importanti del pianeta. Dal canto suo, l'Iran ha sempre raccontato l'esatto contrario: il suddetto drone sarebbe stato abbattuto in territorio iraniano.

Le mosse di Teheran

Oltre all'episodio del drone, l'Iran è alle prese con una situazione delicatissima in Siria. "Ci riserviamo il diritto di rispondere al terrorismo di Stato del falso regime israeliano al momento giusto e nel luogo appropriato e di presentare un ricorso politico e legale contro le sue azioni aggressive e criminali", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in riferimento all'uccisione di due membri delle Guardie Rivoluzionarie durante l'attacco aereo di venerdì da parte di Israele vicino a Damasco, in Siria.

"Il martirio dei consiglieri militari fa parte del costo che l'Iran paga per la sua coraggiosa lotta contro il terrorismo takfiri e i suoi sostenitori, compreso il regime sionista", ha detto Kanani, citato dalla Tv di Stato, aggiungendo che "il sangue di questi martiri di alto rango non sarà sprecato".

Nei giorni scorsi, l'Iran ha minacciato Israele

di ritorsioni in seguito alla morte di una guardia rivoluzionaria in Siria a causa di un sospetto attacco aereo israeliano. Come detto, la guardia è stata uccisa nei pressi della capitale siriana Damasco.

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