Mangiano carne di tartaruga marina: 9 morti e 78 persone ricoverate a Zanzibar

Otto bimbi e una donna hanno perso la vita dopo aver ingerito quella che nell'arcipelago della Tanzania è considerata una prelibatezza

 Mangiano carne di tartaruga marina: 9 morti e 78 persone ricoverate a Zanzibar
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Sono deceduti a causa di un'intossicazione per aver ingerito della carne di tartaruga marina mentre si trovavano nell'isola di Pemba, una delle due principali dell'arcipelago di Zanzibar, regione semi-autonoma della Tanzania nell'Africa Orientale: si tratta di otto bambini e una donna adulta, madre di una delle piccole vittime. Oltre ai nove morti, tuttavia, c'è da registrare anche un elevato numero di persone ricoverate in ospedale per le conseguenze del consumo di quella che nell'arcipelago di Zanzibar è ritenuta dalla popolazione locale una vera prelibatezza: stando alle poche informazioni rilasciate dalle autorità locali sulla vicenda, sarebbero in tutto 78.

Un episodio grave, visto che si parla di ben 87 casi di intossicazione, 9 dei quali letali. Haji Bakari Haji, l'ufficiale medico del distretto di Mkoani, uno dei tre centri più importanti dell'isola di Pemba, ha dichiarato all'agenzia Associated Press che tutte le vittime avrebbero ingerito carne di tartaruga marina lo scorso martedì 5 marzo, ma che le autorità locali sarebbero state informate dei fatti solo due giorni fa, venerdì 8 marzo. I test di laboratorio hanno confermato che tutte e 87 le persone coinvolte avevano ingerito l'alimento incriminato. A perdere la vita sono stati otto bimbi e una donna adulta, spirata qualche ora dopo il figlio. Dopo il grave episodio, le autorità di Zanzibar hanno inviato sul posto una squadra specializzata nella gestione delle emergenze per consigliare a locali e turisti di evitare di consumare la carne di tartarughe marine.

Ma cosa avrebbe provocato la morte di 9 persone e il ricovero in ospedale di ulteriori 78? Quella che, come accennato, è considerata una vera e propria prelibatezza, in reraltà nasconde parecchie insidie, dato che periodicamente si verificano delle morti connesse proprio al consumo dell'alimento per "chelonitossismo". Questo genere di intossicazione deriva dall'ingestione da parte delle tartarughe marine di alghe potenzialmente nocive per l'essere umano, in quanto contenenti delle tossine chiamate per l'appunto "chelonitossine".

Le testuggini accumulano quindi queste tossine nei loro tessuti: ciò, in sostanza, rende nocivo il consumo della loro carne, una sorta di minaccia nascosta impossibile da rilevare dall'esterno, dato che gli esemplari appaiono perfettamente in salute.

Come detto, casi del genere accadono spesso nei Paesi in cui si consumano tali carni: nel novembre 2021 sette persone, tra cui un bambino di tre anni, sono morte per lo stesso motivo sempre a Pemba.

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