"Morto il fantasma di Kiev”: cos’è successo in Ucraina

Era uno dei più celebri piloti di caccia ucraini: Juice Andrii Pilshchykov è morto insieme ad altri due suoi colleghi durante un incidente che ha coinvolto due aerei da addestramento L-39 in Ucraina

"Morto il fantasma di Kiev”: cos’è successo in Ucraina
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Il pilota Andriy Pilshchykov, noto come "Juice", è uno dei tre morti nella collisione tra L-39 verificatasi in Ucraina nella giornata di venerdì. Era conosciuto anche negli Stati Uniti e in Europa per essere stato uno dei due piloti che la scorsa estate si sono recati a Washington Dc per incontrare i membri del Congresso degli Stati Uniti e fare pressione per ottenere gli F-16 per combattere gli invasori russi: un lavoro di lobbying che ha dato i suoi frutti poche settimane fa, quando Danimarca e Paesi Bassi hanno dichiarato che avrebbero fornito i tanto agognati jet all'Ucraina. Secondo le autorità ucraine, Kiev riuscirà ad ottenere 120 F-16, e i primi aerei da combattimento voleranno probabilmente sui cieli del Paese all'inizio del prossimo anno, anche se "Juice" non li potrà pilotare. Gli altri piloti morti sono il maggiore Vyacheslav Minka e il collega Sergey Prokazin. "Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime. È una perdita dolorosa e irreparabile per tutti noi", ha dichiarato l'aeronautica militare.

Indagini in corso sull'indicente

Nel frattempo, le autorità di Kiev indagano sull'incidente che ha provocato la morte di "Juice" e degli altri due piloti. Come riporta il Guardian, l'aeronautica militare ucraina ha dichiarato che non vi è alcun indizio di un possibile coinvolgimento della Russia nell'incidente verificatosi venerdì a ovest della capitale. Una cosa è certa: "juice" non esaudirà il suo sogno di pilotare un F-16, nonostante si fosse speso in prima persona. "Non potete nemmeno immaginare quanto desiderasse pilotare un F-16", ha scritto online il portavoce dell'aeronautica militare Yuriy Ihnat. "Ma ora che gli aerei americani sono effettivamente all'orizzonte, non li piloterà". Il soprannome "Juice" gli è stato dato dai piloti statunitensi durante un'esercitazione congiunta poiché astemio: al posto dell'alcol, preferiva i succhi di frutta. Inhat ha spiegato al Guardian che Pilshchykov è stato protagonista, in questi mesi, di numerose missioni di combattimento. "Era la principale forza trainante dietro un gruppo di pressione che promuoveva molte decisioni sugli F-16", ha detto Ihnat, sottolineando che Pilshchikov aveva "parlato dei bisogni urgenti dell'aeronautica ucraina" spiegando che molte delle sue idee "hanno prodotto risultati incredibili".

Chi era "Juice", il fantasma di Kiev

"Juice" pilotava un MiG-29 e faceva parte di un'unità conosciuta come il "Fantasma di Kiev" che difendeva l'Ucraina centrale e settentrionale dall'inizio della guerra. Secondo l'aeronautica militare, Pilshchikov venerdì scorso era in missione vicino alla città di Zhytomyr, a circa 140 chilometri (87 miglia) a ovest di Kiev, quando si è verificato l'incidente nel quale ha perso la vita. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito "un disastro" l’incidente aereo che ha causato la morte di tre piloti e ha osservato che Pilshchikov "ha aiutato molto il suo Paese" e "non sarà mai dimenticato".

"Le indagini su quanto accaduto sono in corso. È troppo presto per parlare dei dettagli. Naturalmente tutte le circostanze verranno chiarite", ha sottolineando Zelensky, omaggiando così un aereo dell'Ucraina.

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