Nasa, ritrovata la borsa degli attrezzi persa da due astronaute nello spazio

A individuare l'oggetto è stato uno dei telescopi del Virtual Telescope Project installato nel Grossetano

Nasa, ritrovata la borsa degli attrezzi persa da due astronaute nello spazio
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Dopo qualche giorno è stata finalmente individuata la borsa degli attrezzi inavvertitamente smarrita da due astronaute della Nasa durante un'uscita nello spazio. A effettuare la scoperta di quello che oramai è stato classificato come detrito spaziale col nome di 58229/1998-067WC è stato il responsabile scientifico del Virtual Telescope Project Gianluca Masi.

Cosa è accaduto

L'oggetto era stato perso dalle astronaute della Nasa Jasmin Moghbeli e Loral O'Hara lo scorso giovedì 2 novembre, durante un intervento di manutenzione su un pannello solare della Stazione spaziale internazionale (Iss): per fortuna nessuno degli strumenti andati perduti era necessario per completare l'operazione, che si è quindi conclusa con successo. Per il momento la borsa smarrita precede la Iss di una decina di minuti, un tempo destinato a incrementarsi, e perderà progressivamente quota (ora si trova a 400 km) fino al momento in cui rientrerà nell'atmosfera terrestre disintegrandosi inesorabilmente: secondo dei calcloi fatti dagli esperti, ciò potrebbe avvenire nella primavera del 2024.

Il ritrovamento

A individuare il nuovo detrito spaziale è stato uno degli strumenti a disposizione del Virtual Telescope Project, osservatorio installato a Manciano, in provincia di Grosseto, dove c'è il cielo "più buio" d'Italia. Stando a quanto riferito dal responsabile scientifico Gianluca Masi, l'immagine della borsa degli attrezzi dispersa nello spazio è stata ripresa alle ore 18.00 italiane di ieri, mercoledì 15 novembre. A rendere possibile lo straordinario rinvenimento è stato uno dei potenti telescopi del Virtual Telescope Project, ovvero l'unità robotica ARTEC250+Paramount ME+C3Pro61000EC, che possono essere controllati anche via Internet."Grazie alle straordinarie tecnologie e alle raffinate meccaniche impiegate - ha spiegato l'astrofisico - lo strumento ha puntato e inseguito perfettamente questo detrito, nonostante si spostasse nel cielo di circa un grado ogni tre secondi, peraltro di moto continuamente variabile".

Quando è stato fotagrafato dall'osservatorio del Grossetano, il detrito spaziale 8229/1998-067WC si trovava a 13 gradi di altezza al di sopra l'orizzonte, quindi era decisamente basso.

Esso appare al momento semplicemente come un puntino luminoso al centro dello scatto fatto dallo strumento elettronico, con delle evidenti scie lasciate dalle stelle sullo sfondo che sono la diretta conseguenza del movimento fatto dal telescopio per cercare di seguire il detrito a spasso nello spazio.

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