Non si permetta più di cantare “Lose Yourself”. Così potrebbe essere riassunto il contenuto della lettera inviata lunedì dalla Bmi, casa discografica di Eminem, a Vivek Ramaswamy, candidato alle primarie del Partito repubblicano. Come confermato dal Daily Mail, l’etichetta ha intimato all’imprenditore di origini indiane di smettere di cantare le canzoni del celebre rapper durante gli eventi elettorali. Una mossa che arriva quasi a sorpresa dopo il boom di un video circolato in rete che mostra il trentottenne esibirsi in “Lose Yourself” – brano iconico del rapper, premiato agli Oscar 2003 come colonna sonora di “8 Mile” – al termine di un comizio in Iowa.
Il monito di Eminem al candidato repubblicano
La Bmi gestisce il catalogo dell’artista e nella missiva di diffida ha sottolineato – su espressa indicazione di “Marshall B. Mathers, III, conosciuto professionalmente come Eminem” – che “le opere di Eminem sono escluse con effetto immediato dall’accordo” che prevede che Ramaswamy possa usare certe canzoni durante i vari comi elettorali in programma nelle prossime settimane. “BMI considererà come una violazione ogni esecuzione delle opere di Eminem nella campagna Vivek 2024”, si legge ancora nella lettera datata 23 agosto. Come anticipato, Ramaswamy aveva già rappato “Lose Yourself” in occasione di un comizio in Iowa insieme al governatore repubblicano Kim Reynolds, risalente al 12 agosto.
Ramaswamy ended his fire-side chat rapping to “Lose Yourself” pic.twitter.com/CP9wiohq9t
— Caroline Vakil (@CarolineVakil) August 12, 2023
Il passato da rapper di Ramaswamy
Apprezzato da Donald Trump – “spero arrivi secondo”, l’augurio del tycoon – Ramaswamy ha un passato da rapper. Ai tempi dell’università di Harvard, si esibì con il nome d’arte di “Da Vek” e non ha mai fatto mistero della sua stima nei confronti di Eminem. “Non sono cresciuto nelle circostanze in cui è cresciuto lui (i suoi genitori erano un ingegnere e un medico, ndr), ma l’idea di essere un perdente, con le persone che hanno poche aspettative nei tuoi confronti, mi rappresentava”, aveva raccontato il repubblicano in una recente intervista ai microfoni del New York Times.
In un’altra intervista, nell’occasione a Politico, Ramaswamy si era soffermato in particolare su “Lose Yourself”: “Se sono diventato quel che sono diventato è grazie al capitalismo americano ed è per questo che sono legato alla storia di Eminem. Lui cresce in un trailer con una madre single e vuole farcela.
Io non sono cresciuto in una roulotte, ma nemmeno nelle condizioni della maggior parte dei miei coetanei che frequentavano Harvard”. Ora non potrà più rapparla al termine dei comizi, ma difficilmente il suo cammino sarà in qualche modo ostacolato, con buona pace delle lettere di diffida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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