Nuova morte misteriosa in Russia: giallo sul "suicidio" del dirigente Lukoil

Il vicepresidente Vitaly Robertus sarebbe morto per asifissia, dopo aver chiesto pillole per il mal di testa ed essersi chiuso nel suo ufficio per ore. Nel 2022, la compagnia ha preso posizione contro la guerra in Ucraina

Nuova morte misteriosa in Russia: giallo sul "suicidio" del dirigente Lukoil
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Un’altra morte sospetta si aggiunge al lungo elenco di decessi prematuri tra i vertici dello Stato russo. Giovedì 14 febbraio, il colosso petrolifero Lukoil ha annunciato in un comunicato che il vicepresidente della società Vitaly Robertusè morto improvvisamente all’età di 54 anni”, senza specificarne le cause. Secondo il canale Telegram Baza, si sarebbe trattato di suicidio.

Il cadavere sarebbe stato trovato nella sede di Lukoil in Sretensky Boulevard, a Mosca. Pare che poco prima della sua morte il dirigente avesse chiesto delle pillole per il mal di testa, affermando di non sentirsi molto bene. Robertus si sarebbe poi chiuso nel suo ufficio per ore, senza rispondere al telefono. I dipendenti avrebbero dunque forzato la porta, trovandosi di fronte il corpo senza vita. Per il momento, la causa del decesso viene indicata come asfissia. “In oltre 30 anni di lavoro ha conquistato il rispetto dei suoi colleghi non solo nell'azienda, ma anche nell'intero settore e ricevuto premi statali e dipartimentali per il suo successo nello sviluppo del complesso domestico di combustibili ed energia”, ha scritto Lukoil nel comunicato. “Nella nostra memoria rimarrà un leader di talento, una persona versatile e un compagno comprensivo”.

Negli scorsi anni, l’azienda petrolifera ha registrato la scomparsa di altri alti dirigenti. Nel maggio del 2022, Alexander Subbotin è stato trovato morto dopo aver apparentemente subito un attacco di cuore, mentre alcuni mesi dopo il presidente Ravil Maganov è deceduto dopo essere caduto dalla finestra di un ospedale a Mosca. Nell’ottobre del 2023, invece, il top manager Vladimir Nekrasov è spirato a 66 anni, a causa di un’insufficienza cardiaca. Una scia sospetta, che potrebbe essere legata a contrasti dei vertici della società con il presidente Vladimir Putin, non certo nuovo all’eliminazione fisica di personalità scomode o contrarie alle sue decisioni.

Un’ipotesi, questa, che trova sostegno nel fatto che nel 2022 Lukoil aveva preso una posizione pubblicamente critica verso le operazioni militari in Ucraina. Il consiglio di amministrazione aveva diffuso un comunicato in cui aveva espresso la propria preoccupazione per i “tragici eventi” nel Paese invaso e chiesto “la fine quanto prima del conflitto armato” e una risoluzione attraverso un processo negoziale.

Vi è dunque la possibilità che lo zar stia cercando di eliminare i soggetti contrari alla guerra nelle società strategiche per lo sforzo bellico, in modo da avere la strada spianata e continuare ad utilizzare senza problemi le enormi risorse della Federazione per portare avanti i suoi piani di conquista.

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