"Ovuli e spermatozoi". In Alabama la proposta di legge anti-gender

Nello stato americano i repubblicani propongono una legge che definisce i maschi e le femmine in base ai loro sistemi riproduttivi. Polemiche dall'area progressista e dai sostenitori delle teorie gender

"Ovuli e spermatozoi". In Alabama la proposta di legge anti-gender
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Maschio e femmina. Tertium non datur. In Alabama è in discussione una proposta di legge che ha l'obiettivo di definire i maschi e le femmine in base alle loro caratteristiche biologiche. E ai loro sistemi riproduttivi. Ma al tempo dell'ideologia gender, una simile bipartizione è già diventata motivo di scandalo e di proteste per le presunte discriminazioni provocate a chi invece non riconosce il binarismo di genere come un dato di fatto. Gli oppositori di area democratica sostengono infatti che la norma potrebbe erodere i diritti delle persone transgender e intersessuali.

In realtà il disegno di legge del Senato parte da un presupposto di fondo: "Ci sono solo due sessi e ogni individuo è maschio o femmina", si legge nel testo. Cosa diversa è poi la percezione che uno ha di sé, che merita rispetto e che tuttavia non ha nulla a che vedere con il dato biologico presente dalla nascita. Nel dettaglio, la proposta legislativa promossa dai repubblicani definisce il sesso in base all'anatomia riproduttiva e afferma che le scuole e i governi locali - sulla base di tale catalogazione - debbano comportarsi nella creazioni di spazi dedicati, come i servizi igienici. Ma la definizione avrebbe applicazioni anche più ampie, ad esempio in ambito sportivo in riferimento alla collocazione delle persone transgeder nei settori maschili o femminili.

Più precisamente, il disegno di legge afferma che una donna è qualcuno che, salvo incidenti o anomalie, ha un "sistema riproduttivo che a un certo punto produce ovuli" e maschio come qualcuno che, salvo incidenti o anomalie, ha un "sistema riproduttivo che a un certo punto produce spermatozoi". La proposta normativa impone inoltre a qualsiasi entità sostenuta dallo Stato che raccolga informazioni relative al sesso di "identificare ciascun individuo come maschio o femmina alla nascita". Tali indicazioni - spiegano i sostenitori del progetto politico - saranno una guida anche per i tribunali nell'interpretazione delle leggi esistenti e "codificheranno le definizioni consolidate nel tempo di maschio, femmina, donna, uomo, ragazzo, ragazza, madre, padre e sesso".

L'esatto contrario di quel che vorrebbero gli ultraprogressisti, democratici e sostenitori delle teorie gender, secondo i quali le definzioni di maschio e femmina sarebbero delle mere convenzioni sociali dettate da una concezione arcaica e patriarcale. Così, in Alabama, da parte degli oppositori del disegno di legge è scattato l'allarme per le presunte discriminazioni. Il testo prevede che gli individui con differenze congenite o verificabili dal punto di vista medico nello sviluppo sessuale "devono essere accolte" in conformità con la legge federale. Al contempo di dichiara però che tali persone "non sono un terzo sesso".

Sul progetto di legge è già scattato il

braccio di ferro: tutto il mondo è paese. E anche in Alabama c'è chi confonde le caratteristiche biologiche con gli orientamenti sessuali e scambia i giusti ideali del rispetto per tutti e dell'inclusione con l'ideologia.

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