Cosa è successo al confine tra Russia e Cina? I riflettori sono puntati su Khabarovsk, città di circa 640mila abitanti che nei giorni scorsi ha fatto segnare un insolito picco di radiazioni, aumentate di ben 1.600 volte rispetto in maniera inaspettata. La fonte sarebbe stata individuata nei pressi di un traliccio elettrico, a circa 2,5 chilometri dalle aree residenziali. Adesso la situazione sembrerebbe essere tornata alla normalità anche se sui social cinesi non mancano commenti preoccupati da parte di numerosi utenti.
Il picco di radiazioni e l'allarme
Il 5 aprile è stato introdotto lo stato di emergenza a Khabarovsk dopo che un residente locale aveva scoperto per caso che, vicino a un deposito di metalli nella zona industriale della città, il livello di radiazioni era aumentato bruscamente. La scoperta sarebbe avvenuta il 28 marzo, quando l'uomo avrebbe immediatamente allertato i soccorsi, arrivati sul posto solo il 4 aprile. Secondo quanto riportato da Novaya Gazeta, i volontari del gruppo di monitoraggio della dosimetria ECHO sarebbero arrivati nell'area specificata prima dei dipendenti del ministero russo per le situazioni di emergenza. Come se non bastasse, il dosimetro sul luogo dell'emergenza avrebbe fatto segnare fino a 800 microsievert, ovvero una cifra 1600 volte superiore ad un valore considerato sicuro.
Dal canto suo, il capo del dipartimento cittadino per la protezione civile e le situazioni di emergenza, Andrei Kolchin, ha spiegato che i dipendenti del ministero per le situazioni di emergenza sarebbero intervenuti sul posto "prontamente". In ogni caso, ha scritto The Moscow Times, l'oggetto radioattivo, che si è rivelato essere una capsula di cesio proveniente da un defectoscopio, è stato trovato, messo in un contenitore protettivo e portato via dagli specialisti dell'Impresa Federale Statale Unitaria Khabarovsk Specialised Combine Radon per lo smaltimento. Trascorsi alcuni giorni di monitoraggio dell'intera area, la situazione sarebbe tornata sotto controllo.
Cosa è successo al confine tra Cina e Russia
Khabarovsk si trova a 30 chilometri dall'Heilongjiang, la provincia più settentrionale della Cina. Il South China Morning Post ha fatto sapere che un membro dello staff dell’ambasciata cinese a Khabarovsk ha detto a Dingduan News che le fonti di radiazioni erano sotto controllo e che non era stato causato alcun inquinamento su larga scala. Gli utenti della piattaforma di social media cinese Weibo sembrerebbero però essere alquanto preoccupati.
"I pericoli sono molto vicini a noi", ha scritto un utente citando un impianto di stoccaggio per i rifiuti radioattivi solidi domestici provenienti da tutto l'estremo oriente della Russia, non lontano da Khabarovsk. "Se si verificasse una fuga di radiazioni nucleari nell’area, la regione nord-orientale (cinese) potrebbe rimanere intatta?", si è chiesto lo stesso utente.
L'agenzia cinese Xinhua ha tuttavia spiegato che l'Amministrazione nazionale per la sicurezza nucleare della Cina ha affermato che la "fonte di contaminazione radioattiva" trovata nella città russa di Khabarovsk non ha colpito la vicina regione cinese.
A detta di Pechino le strutture di monitoraggio delle radiazioni atmosferiche nell'Heilongjiang hanno registrato il tasso di dose di radiazioni gamma in tempo reale e sono stati raccolti campioni di aerosol. "I risultati del monitoraggio sono a livelli normali e non è stata segnalata alcuna anomalia", ha tagliato corto la Cina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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