Israele ammassa i tank a nord della Striscia: "Presto l'ordine di entrare"

Israele prepara le operazioni di terra contro Gaza. Fonti del governo e dell'esercito confermano che presto verrà dato l'ordine. E i satelliti fotografano i tank ammassati a nord della Striscia. Nuova allerta razza nel centro di Israele

Israele ammassa i tank a nord della Striscia: "Presto l'ordine di entrare"
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Si accorciano i tempi per l'attacco di Israele a Gaza. Sempre più fonti danno come imminete una vasta operazione di terra contro la Striscia. Le parole del generale Yaron Finkelman, a capo del Comando sud di Israele, non lasciano spazio a dubbi: "La battaglia si sta spostando in territorio del nemico. Siamo determinati a prevalere a casa loro". Finkelman ha riconosciuto che la sfida sarà enorme, protratta e intensa. Ma ha detto di aver fiducia nelle forze israeliane.

Tank ammassati nel nord della Striscia

Ad avvalorare l'imminenza dell'attacco anche delle immagini satellitari mostrate dal New York Times. Nelle foto si nota come Israele abbia ammassato centinaia di carri armati e veicoli blindati in due campi a nord di Gaza, in preparazione di una potenziale invasione di terra con decine di migliaia di soldati per catturare Gaza City e annientare i vertici di Hamas. Il concentramento si trova a circa 6,4 km a nord del valico di Erez, il principale punto di ingresso sul confine settentrionale. Il Times nota come i tank sono stati visti anche in altri luoghi. Il 14 ottobre erano stati visti in un centro di riparazione vicino a Bèeri, a circa 3,2 km a nord del luogo del festival musicale attaccato da Hamas.

I veicoli al valico di Erez sono arrivati tra l'8 e il 14 ottobre, secondo le immagini di Planet Labs. Le fotografie scattate sabato nello stesso luogo mostrano una serie di veicoli blindati, tra cui carri armati Merkava, mezzi corazzati e bulldozer militarizzati.

Netanyahu visita i soldati: "Combattete come leoni"

Segnali di un possibile via libera ad operazioni su vasta scala contro Gaza arrivano anche dal governo israeliano. Il primo ministro Benjamin Netanyahu oggi ha incontrato i soldati del 51esimo battaglione della Brigata Golani dell'esercito in un punto di raccolta vicino a Gaza. "Sono qui con i soldati Golani provenienti da tutte le parti del Paese. Hanno combattuto come leoni e combatteranno come leoni, vinceremo con tutta la nostra forza".

Sirene attive in tutto Israele

Sui cieli della regione è stata un'altra giornata di fuoco. L'allarme antiaereo è suonato nel nord e nel sud di Israele, per un lancio contemporaneo di missili da Gaza e dal Libano. Un secondo allarme è arrivato in serata tra Tel Aviv e l'area centrale di Israele. Subito dopo l'allarme, si sono sentire esplosioni in aria, dovute all'intercettazione dei razzi da parte dell'Iron Dome.

Allarme al confine con il Libano

Le sirene che segnalano l'allarme antiaereo sono scattate in diverse località del confine settentrionale di Israele. L'esercito di Tel Aviv ha chiesto ai residenti di Shumra, Even Menachem, Abirim e Pasuta di recarsi immediatamente nei rifugi. I terroristi di Hezbollah hanno attaccato le postazioni militari israeliane con missili anticarro Kornet e lanciando nove razzi, di cui quattro sono stati intercettati. L'Idf ha risposto con bombardamenti di artiglieria, droni e carri armati.

Ospedale di Gaza, le prove di Israele

Israele e Hamas continuano ad accusarsi reciprocamente di aver distrutto l'ospedale di Gaza. Su X le Idf hanno però diffuso un video, girato con un drone, il giorno dopo le esplosione: "Il danno derivante dal fallito lancio di un razzo della Jihad islamica si trova nel parcheggio vicino e non è simile a un cratere provocato da un attacco". Inoltre, fanno sapere le Idf, "gli edifici attorno all'ospedale non sono stati danneggiati: questa è un'ulteriore prova che le Idf non hanno colpito quest'area".

Biden chiederà al Congresso 40 miliardi per Israele

Secondo la Cnn, il presidente americano Joe Biden chiederà al Congresso di finanziare un pacchetto supplementare per la sicurezza nazionale pari a 100 miliardi di dollari. Di questi, 60 miliardi saranno destinati all'Ucraina. I restanti 40, invece, saranno divisi tra il rafforzamento del confine meridionale degli Stati Uniti e gli aiuti militari a Israele e Taiwan.

Sabato vertice di pace al Cairo

Una decina di leader ha confermato la sua partecipazione al vertice di pace organizzato al Cairo dal presidere Abdel Fattah al-Sisi. Secondo i media vicini al governo egiziano, saranno presenti all'incontro i vertici di Qatar, Turchia, Grecia, Palestina, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Kuwait, Arabia Saudita, Iraq e Cipro, oltre al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e il re di Giordania Abdullah II.

Nuovi blitz dell'Idf a Gaza per trovare gli ostaggi

Secondo una stime della Idf ci sarebbero ancora 100-200 israeliani dispersi dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Secondo i media israeliani la maggior parte dei civili e dei soldati israeliani presi nell'attacco sono nelle mani di Hamas con qualcuno dei kibbutz assaltati catturato invece da singoli individui. Degli ostaggi, secondo la stessa fonte, circa 30 sono minori o adolescenti e altri 20 sono anziani.

In mattinata il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha fatto sapere che alcuni commando dell'esercito israeliano sono entrati di nuovo nel territorio della Striscia di Gaza, nel tentativo "mirato" di localizzare gli ostaggi o reperire informazioni sulla loro sorte. Il contrammiraglio, inolte, ha comunicato che i prigionieri nelle mani dei terroristi sono almeno 203, le cui famiglie sono state informate. Hagari ha sottolineato che questo numero non è definitivo, poiché sono ancora in corso le indagini sulle persone scomparse sabato 7 ottobre.

L'Idf, inoltre, ha fatto sapere che sono ancora in corso le ricerche dei terroristi di Hamas rimasti nel territorio dello Stato ebraico, in particolare nelle regioni a ridosso della Striscia. Ieri ne è stato catturato uno.

La visita di Sunak a Tel Aviv: "Siamo con voi"

Il premier britannico Rishi Sunak è atterrato all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. "Sono in Israele, un Paese in lutto. Soffro con voi e sono con voi contro il male che è il terrorismo. Oggi e sempre", ha scritto in un post su X (ex Twitter). Il tour del primo ministro continuerà in Giordania ed Egitto.

L'ufficio di Downing Street ha fatto sapere che il premier Sunak ha intenzione di esortare le parti coinvolte nel conflitto a "fermare ogni ulteriore pericolosa escalation, perché troppe vite sono già andate perdute" da quando il conflitto tra Israele e palestinesi è riesploso a causa dei "brutali attacchi terroristici di Hamas". Il premier britannico ha inoltre comunicato di voler sollecitare la la riapertura dei canali per gli aiuti umanitari alla popolazione intrappolata nella Striscia di Gaza.

Netanyahu e Sunak

Hamas lancia un nuovo appello alla mobilitazione

Il movimento terroristico palestinese ha rivolto un appello "alla nazione islamica e a tutti gli uomini liberi del mondo" affinché organizzino "marce e dimostrazioni di grandi dimensioni in solidarietà con il nostro popolo". Il portavoce di Hamas Abdel Latif Kanua è tornato anche ad accusare Israele della distuzione dell'ospedale Al Ahli di Gaza e ha sottolineato che "la situazione della resistenza è buona. Il popolo resiste nella propria terra e non si piegherà di fronte al nemico".

Israele: "Almeno 306 militari uccisi e ancora 309 ricoverati"

Un portavoce dell'esercito israeliano ha fatto sapere che sono almeno 306 i soldati dell'Idf uccisi da sabato 7 ottobre. Durante il blitz nel territorio dello Stato ebraico, i terroristi di Hamas hanno preso d'assalto anche alcune basi, dove i militari presi di sorpresa sono stati massacrati, rapiti o costretti alla ritirata.

Il ministero della Sanità israeliano ha fatto sapere che sono ancora 309 i piazienti ricoverati in ospedale dal giorno dell'attacco di Hamas. Di questi, almeno 80 versano in condizioni gravi. In totale, sono 4.629 i feriti curati nelle strutture sanitarie da sabato 7 ottobre.

Continua la decapitazione dei vertici di Hamas

L'esercito israeliano ha ucciso in un attacco a Gaza Yamila al-Shanti, la vedova del coofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi. Era la prima donna eletta nel 2021 nell'Ufficio politico dell'organizzazione. Sua morte è stata confermata anche dal Consiglio legislativo palestinese. L'Idf e Hamas, inoltre, hanno reso nota la notizia della morte di Jehad Mohaisen, il capo della Sicurezza nazionale dell'organizzazione terroristica, eliminato in un raid aereo israeliano.

Le forze israeliane hanno effettuato una retata anche in Cisgiordania, durante la quale hanno arrestato un alto funzionario di Hamas, Sheikh Hassan Yousef. L'uomo si trovava nella sua abitazione di Beitunia. Assieme a lui sono finiti in manette decine di altri sospettati collaboratori di Hamas. Durante il blitz, sono scoppiati scontri tra i soldati di Tel Aviv e gruppi di giovani locali. Secondo il ministero della Sanità dell'Anp, vi sarebbero almeno sette vittime, di cui quattro minorenni, tra le fila dei ragazzi palestinesi.

Ra Abdallah e al-Sisi: "No allo sfollamento dei palestinesi"

Il presidente egiziano al-Sisi e il re di Giordania Abdallah hanno respinto "qualsiasi tentativo di sfollamento forzato degli abitanti di Gaza nei rispettivi Paesi". I due leader si sono incontrati al Cairo e, nel corso del bilaterale, hanno ribadito "la loro posizione comune contro le politiche di punizione collettiva a Gaza, inclusi assedi, fame e sfollamenti". Inoltre, entrambi hanno avvertito che "se la guerra non si ferma e si espande, minaccia di far precipitare l'intera regione in una catastrofe".

L'invio di armi a Israele spacca il dipartimento di Stato Usa

Josh Paul, dirigente del dipartimento di Stato americano nell'ufficio che sovrintende ai trasferimenti di armi, si è dimesso per protestare contro la decisione dell'amministrazione Biden di continuare a inviare equipaggiamento bellico ad Israele, impegnato nell'assedio di Gaza. Nella sua lettera, l'uomo ha affermato che il "cieco sostegno a una parte" sta portando a decisioni politiche "miopi, distruttive, ingiuste e contraddittorie rispetto agli stessi valori che sosteniamo pubblicamente".

Raggiunto l'accordo per l'apertura del valico di Rafah

Il valico di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza sarà aperto domani, per consentire il passaggio degli aiuti umanitari destinati alla popolazione palestinese. Lo hanno annunciato il presidente americano Joe Biden e il suo omologo del Cairo Abdel Fattah al-Sisi. I camion non passeranno prima di venerdì a causa dei lavori da fare sulla strada, distrutta dai bombardamenti israeliani.

Secondo Martin Griffiths, capo delle situazioni di emergenza delle Nazioni Unite, servirebbero almeno 100 carichi al giorno per far fronte all'emergenza umanitaria.

Da Rafah dovrebbero passare anche 27 tonnellate di aiuti alimentari che Mosca ha destinato al territorio palestinese. In giornata è stato raggiunto un accordo coordinato dalle Nazioni Unite, che prevede i controlli dei camion da parte degli osservatori internazionali come richiesto da Israele.

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