L’integralismo woke è uno dei mali dell’oggi e anche la Scozia lo sta capendo. Dallo scorso primo aprile è in vigore a Edimburgo l’Hate Crime Act, una legge sui crimini d’odio che in realtà sembra avere un unico obiettivo: minare la libertà di espressione. La sinistra ha messo mano alla legislazione esistente relativa all’incitamento all’odio razziale e ha introdotto un nuovo reato di "comportamento minaccioso o abusivo volto a fomentare l'odio" per motivi di età, disabilità, religione, orientamento sessuale, e identità transgender. In altri termini, chi non si piega ai diktat della religione Lgbt rischia grosso. Lo sa bene JK Rowling, tra le principali nemiche della galassia arcobaleno ma non per questo intenzionata a dietrofront.
Sono trascorsi nove giorni dall’entrata in vigore della legge e in Scozia già regna il delirio. Secondo quanto affermato dal presidente della Federazione della polizia della Scozia, David Threadgold, la pioggia di denunce per i presunti crimini d’odio ha creato una “situazione semplicemente ingestibile” per gli agenti. I dati parlano chiaro: nella prima settimana sono state registrate oltre 8 mila denunce, meno dell’1 per cento sono sfociate in indagini. I poliziotti sono costretti a fare molte ore di straordinario per tenere in piedi la baracca, ma nemmeno questo basta: per fare fronte alla follia iper-progressista, spesso vengono ignorati i casi di furti, rapine e aggressioni. Robe da matti.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, molte denunce riguardano i tweet di JK Rowling sulle donne trans. Ma la vera preoccupazione è un’altra: la legge woke potrebbe essere utilizzata come arma per guadagnare denaro o per ragioni politiche, diventando così ingestibile a lungo termine. Intervistato da BBC Radio 4, Threadgold ha inoltre sottolineato che gli agenti hanno avuto appena due ore di formazione sulla nuova legislazione: “Non gli abbiamo dato l’opportunità di porre dei quesiti”. In poche parole, i poliziotti sono stati mandati allo sbaraglio.
Nonostante le critiche ricevute e la palese mancanza di buonsenso, chi governa in Scozia continua a difendere la sua legge woke.
Anzi, il premier Humza Yousaf s’è detto tutt’altro che preoccupato dalle potenziali ripercussioni sulla libertà di parola: “Non vedo alcuna prova che le persone siano state messe a tacere per le loro opinioni critiche sul gender”. Lo stesso Humza Yousaf aveva etichettato i tweet di JK Rowling sulle donne trans come “offensivi e sconvolgenti”. Seguiranno, purtroppo, aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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