Si tratta di incidenti mortali che purtroppo stanno accadendo sempre più spesso, e per i quali è stato addirittura coniato un nome specifico: sono i casi di morte per Gps, e, come si può intuire dal nome, si verificano quando il tragico episodio causa il decesso di persone che si sono affidate a un sistema di guida o mappe per orientarsi come ad esempio Google Maps.
Questo è accaduto anche qualche giorno fa in India, dove una vettura è precipitata da un ponte incompleto alto circa sei metri non lasciando scampo ai tre uomini che si trovavano al suo interno. Stando a quanto riferito dalla stampa locale, i fatti si sono verificati durante la notte dello scorso sabato 23 novembre.
Seguendo le indicazioni fornite da un navigatore Google Maps, l'automobilista ha seguito un percorso che lo avrebbe condotto a una strada bruscamente interrotta: il ponte sul fiume Ramganga, che doveva mettere in collegamento Badaun a Bareilly, nello Stato dell'Uttar Pradesh sito nel Nord dell'India, era infatti incompleto. E ciò perché all'inizio dell'anno, come riportato dalle autorità, la struttura era crollata dal lato di Faridpur per via di una violenta alluvione.
Nessuno dei tre uomini era evidentemente al corrente di quanto accaduto mesi fa, e inoltre purtroppo non c'era nessun avviso a metterli in guardia per impedire che si compisse la tragedia: la strada, infatti non era sbarrata nè lungo il percorso si trovava alcun genere di indicazione. A ciò si aggiunga che il percorso di Google Maps non era stato aggiornato, per cui sulla mappa il ponte risultava perfettamente integro, e che la sera del 23 novembre c'era anche un'intensa di nebbia, sufficiente a ridurre la visibilità il tanto sufficiente a impedire che le persone a bordo potessero rendersi conto del pericolo.
L'auto è precipitata per sei metri nel vuoto, schiantandosi sul letto del fiume Ramganga: i soccorsi sono scattati solo il mattino successivo, quando la vettura è stata notata dagli abitanti del vicino villaggio di Khallpur. A perdere la vita sono stati il 30enne Nitin Kumar e i suoi cugini Ajit e Amit Kumar, rispettivamente di 35 e 30 anni, che si trovavano in viaggio per partecipare a una festa in famiglia.
A seguito della tragedia la polizia del dipartimento di Fsridpur ha sbarrato la via di accesso al ponte, aggiungendo anche dei cartelli di pericolo. "I tre viaggiavano verso Dataganj seguendo il Gps, e questo li ha condotti verso la strada che attraversa il ponte", spiegano le autorità locali, "ma purtroppo non sapevano che all'inizio di quest'anno le inondazioni avevano causato il crollo della parte anteriore del ponte nel fiume". "Tuttavia questa modifica non era stata aggiornata nel Gps, per cui l'autista è stato tratto in inganno e non si è reso conto che il ponte era incompleto", prosegue la nota, "inoltre, l'assenza di barriere di sicurezza o di segnali di avvertimento sul ponte in costruzione ha aggravato il pericolo, causando l'incidente mortale".
A finire nel registro degli indagati sono stati quattro ingegneri del Dipartimento dei lavori pubblici, due junior e due assistenti, e un funzionario responsabile regionale di Google Maps."Le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie", ha commentato un portavoce del colosso di Mountain View, "stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità e stiamo fornendo il nostro supporto per indagare sulla questione".
Un testimone anonimo ha rivelato l'esistenza di un muro alto un metro e mezzo che era stato eretto proprio per sbarrare la strada verso il ponte e che sarebbe stato successivamente abbattuto da una persona non ancora identificata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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