Il corpo di Robert Card, l'autore della strage in Maine, negli Stati Uniti, è stato trovato senza vita dalle autorità dello Stato in un bosco nei pressi di Lisbon Fall. L'assassino si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa. Lo ha confermato la governatrice Janet Mills in una conferenza stampa a Lewiston, città teatro del massacro in cui sono morte 18 persone e 13 sono rimaste ferite. "Sono qui semplicemente per comunicare che Robert Card è morto. Ho chiamato il presidente Biden per dargli la notizia", ha detto Mills.
Si interrompe così la caccia all'uomo che aveva paralizzato intere parti dello Stato, con lockdown e ricerche frenetiche da parte delle forze dell'ordine, che avevano addirittura mobilitato i sommozzatori per scrutare il fiume Androscoggin. La fuga dell'ex militare, durata 48 ore dopo la carneficina in una sala da bowling e in un ristorante, aveva costretto la polizia ad alzare l'allerta anche nel vicino Canada e a New York, città che secondo la stampa americana Card conosceva abbastanza bene.
Il capo del dipartimento sicurezza dello Stato del Maine, Michael Sauschuck, ha dichiarato ai giornalisti che il cadavere dell'ex riservista 40enne è stato trovato intorno alle 19.45 (ora locale), ma ha aggiunto che ulteriori dettagli sul luogo del suicidio non saranno condivisi con il pubblico. Card era affetto da problemi mentali e per questo la scorsa estate era stato ricoverato due settimane in un centro psichiatrico. Nonostante questo campanello d'allarme, l'accesso alle armi non gli è mai stato limitato: la legislazione del Maine su questo tema è tra le più permissive in America, non essendo previsti controlli preventivi sugli individui che possono quindi fare liberamente domanda per acquistare fucili e pistole nelle armerie. Un diritto peraltro garantito dal Secondo emendamento della costituzione Usa.
Da tempo l'assassino sosteneva di sentire delle strane voci sul suo conto provenienti dal bowling e dal locale dove si è poi consumata effettivamente la strage: giovedì Card ha dapprima sparato all'impazzata, centrando 18 persone, poi si è dato alla fuga abbandonando il veicolo sul quale viaggiava, un Suv bianco. Una volta scappato, gli abitanti sono stati costretti a rimanere nelle loro abitazioni: il timore della polizia, trattandosi di un tiratore professionista, era infatti quello di una seconda sparatoria.
Tra le vittime di questa tragedia si segnalano anche un adolescente di soli 14 anni, un allenatore di bowling in pensione, un idraulico e il gestore del bar.
Joe Walker, questo il nome di chi dirigeva il Schemengees Bar and Grille Restaurant a Lewiston, sarebbe morto da eroe: il padre ha raccontato che prima di morire avrebbe inseguito il killer con un coltello da macellaio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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