Doppio terremoto nella notte a Taiwan. Due scosse, di magnitudo 7.4 e 6.5 si sono abbattute al largo dell'isola alle 7:58 ora locale. Al momento si registrano almeno 4 morti. Secondo il Taipei Times i feriti sarebbero oltre 700. A riportarlo sono i vigili del fuoco della contea di Hualien, vicino all'epicentro del sisma. Secondo gli esperti si tratta del sisma più forte da almeno 25 anni. Nel settembre del 1999 un terremoto di magnitudo di 7.8 colpì l'isola uccidendo oltre 2.400 persone e distruggendo oltre 5mila edifici.
Il terremoto, stando ai dati dell'US Geological Survey, è stato registrato a 18 km dalla città di Hualien a una profondità di 15,5 chilometri. Nel centro di Hualien, che affaccia nella costa orientale, un palazzo di cinque piani ha riportato gravi danni. L'edificio si è inclinato di 45 gradi e il primo piano è crollato. In tutta la contea di Hualien si contano almeno 26 edifici crollati e oltre 70 persone intrappolate sotto le macerie. A Taipei le piastrelle sono cadute dagli edifici più vecchi e all’interno di alcuni complessi di uffici. Le scuole hanno subito dato il via all'evacuazione di studenti sfollati nei campi sportivi. La presidente Tsai Ing-wen ha creato subito un ufficio per il coordinamento della risposta emergenziale e le forze armate sono state inviate in tutte le aree del Paese maggiormente colpite.
La rete ferroviaria è stato sospesa in tutta l’isola, inclusa la circolazione della metropolitana di Taipei. Secondo Wu Chien-fu, capo dell'ufficio di monitoraggio dei terremoti di Taiwan, il sisma ha prodotto effetti fino a Kinmen, un'isola controllata da Taiwan al largo delle coste della Cina. Sempre nel corso della mattinata diverse scosse di assestamento sono state avvertite a Taipei. La Bbc riporta che secondo il monitoraggio del gruppo Internet NetBlocks in tutta l'isola si registrano interruzioni di corrente e della rete internet.
Paura per le fabbriche di microchip
Ore di preoccupazione anche per le grandi fabbriche di semiconduttori che alimentano l'offerta globale di microchip. Il colosso taiwanese TSMC ha dichiarato di aver evacuato alcune delle sue fabbriche nell'area di Hsinchu e nel sud del Paese per la sicurezza del suo personale, ma ha aggiunto che i suoi sistemi di sicurezza funzionano normalmente.
Allarme nei Paesi vicini
Il sisma ha fatto scattare l'allarme anche nei nei Paesi vicini con un'allerta tsunami, poi rientrata, che ha coinvolto Cina e Giappone. Secondo la locale agenzia metrologica onde non più alte di 30 centimetri provocate dal terremoto hanno interessato la costa di Yonaguni e le isole Ishigaki e Miyako. I voli dell'aeroporto Naha di Okinawa sono stati sospesi dopo il forte sisma. I residenti della regione di cinese di Fujian hanno parlato di violenti scosse. Ai residenti della costa settentrionale delle Filippine è stato chiesto di evacuare per il rischio di tsunami, tuttavia, a tre ore dal terremoto nessuna onda anomala di grandi dimensioni ha raggiunto la zona.
Cina e Giappone offrono aiuto
Dopo il sisma è arrivata l'offerta di aiuto del Giappone. Il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida ha scritto su X di essere "profondamente addolorato la notizia del grande terremoto che ha colpito Taiwan orientale, causando danni estesi", e ha aggiunto che "il Giappone è pronto a fornire tutta l'assistenza necessaria a Taiwan, nostro vicino oltre il mare, in questo momento di difficoltà".
Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio cinese per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato, ha espresso la preoccupazione di Pechino per il terremoto e mandato un messaggio di vicinanza ai "connazionali di Taiwan colpiti dal disastro". Fenglian, scrive il Global Times, ha anche detto che la Cina disposta "a fornire assistenza in caso di catastrofe".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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