Ucciso in Ucraina il figlio della vicedirettrice della Cia: combatteva per la Russia

Michael Gloss sarebbe stato ucciso durante la battaglia di Bakhmut nel 2024. Sui social aveva scritto di voler distruggere il "complesso militare industriale". La famiglia: "Forgiato percorso da eroe"

Ucciso in Ucraina il figlio della vicedirettrice della Cia: combatteva per la Russia
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Nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, Kiev ha visto l’afflusso di molti soldati provenienti dall’estero, i cosiddetti foreign fighters che hanno deciso di schierarsi con il Paese invaso contro la Russia. Ma anche Mosca ha potuto contare su centinaia di combattenti provenienti dall’estero, inviati al fronte più o meno volontariamente. Uno di questi, morto probabilmente il 4 aprile 2024 nell’offensiva contro Bakhmut, era il figlio della vicedirettrice della Cia per l’innovazione digitale Juliane Gallina Gloss.

La vicenda è stata portata alla luce dal sito investigativo russo iStories con sede in Lettonia, fondato da due giornalisti della Federazione a cui il Cremlino ha tolto la licenza. Il protagonista, Michael Gloss, è stato sepolto il 4 dicembre scorso a Fairfax, in Virginia. Aveva abbandonato gli studi universitari in Vermont e si definiva un eco-attivista, antifascista e sostenitore dei diritti delle donne. Lasciati gli Stati Uniti nell’inverno del 2023, aveva espresso in rete la rabbia nei confronti delle politiche del suo Paese. Sarebbe arrivato in Russia il 13 agosto di due anni fa, e nel suo viaggio è passato anche per l’Italia. In un post su Instagram aveva pubblicato graffiti antifascisti da Bari, scrivendo “Basta alla guerra in Ucraina”.

Secondo iStories all’inizio appoggiava Kiev, ma una volta nella Federazione si sarebbe recato in un centro per il reclutamento dei foreign fighters a Mosca, dove si è registrato con il nome “Itthobaal”. Un suo commilitone lo ha definito “un ferreo sostenitore della Russia”. E sui suoi profili social si può notare un progressivo cambiamento di idee. Aveva iniziato a scrivere, per esempio, di voler distruggere il “complesso militare-industriale”. Ha militato tra le fila della 137esima divisione aviotrasportata, forse per ottenere un passaporto russo. Vi è anche la possibilità che non avesse considerato di finire al fronte una volta arruolatosi. Stando a quanto riportato da iStories, aveva detto ai genitori che stava lavorando nella Federazione per ottenere la cittadinanza e risparmiare per un viaggio in Africa. La madre aveva tentato di convincerlo a tornare.

Nel necrologio della famiglia non viene fatta menzione né alla Russia, né all’Ucraina e si legge di “una morte tragica” nell’Europa dell’Est mentre “forgiava un percorso da eroe con cuore nobile e spirito guerriero”.

Non è noto se Juliane Gloss fosse informata di ciò che stava facendo effettivamente il figlio o se ne avesse parlato con la Cia. Resta il fatto che il figlio di un alto direttore dell’agenzia è stato ucciso dai soldati di Kiev, che sfruttano proprio le informazioni fornite dagli 007 Usa per colpire i propri nemici.

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